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Politica | 23 maggio 2018, 19:15

Saluzzo, un legale si propone alla Lega come possibile candidato sindaco per il centrodestra

Davide Desiderio Lancerotto: “I personalismi paralizzano il centrodestra. Sento circolare tanti nominativi che mi fanno sorridere. Se mi vogliono offro la mia competenza e la mia professionalità. Sono in attesa di una risposta dall’on. Gastaldi”

Saluzzo, un legale si propone alla Lega come possibile candidato sindaco per il centrodestra

Davide Desiderio Lancerotto: è questo il nome del possibile candidato sindaco di Saluzzo adombrato dai dirigenti leghisti locali nelle scorse settimane. Doppio cognome, come Gualtiero Morelli di Popolo, il commercialista anch’egli esponente del centrodestra, che lo ospita nel suo studio in via Martiri della Liberazione, Desiderio Lancerotto si occupa di anatocismo (usura) bancaria per conto di uno studio torinese e da tre anni vive a Saluzzo.

Arriva da un’esperienza in Alleanza Nazionale: “Mio nonno – rivendica con orgoglio – è stato pilota di Bruno, figlio di Benito Mussolini, ma anche decorato da Sandro Pertini.”. E’ lui il Mister X che la Lega voleva tenere nascosto; lo abbiamo avvicinato e l’interessato non si è sottratto alle nostre domande.

- Conferma le voci che la indicano possibile candidato sindaco per conto della Lega?

Ho ricevuto sollecitazioni in questo senso da parecchi miei clienti: artigiani, commercianti, piccoli imprenditori e ho detto loro che ero disponibile a mettere a servizio le mie competenze e la mia professionalità.

- Con chi e in quali termini ha avuto contatti?

Nel luglio del 2016 avevo avuto un colloquio con Matteo Salvini a Milano, cui avevo manifestato interesse a impegnarmi nel partito. Mi disse di prendere contatti con la dirigenza saluzzese. Ho incontrato un paio di volte i dirigenti locali. L’ultimo la scorsa settimana con il segretario Gianni Tesio, il quale mi ha però espresso il suo scoramento e la volontà di chiamarsi fuori.

- Ci risulta che in passato avesse anche interpellato Forza Italia.

Vero. Ero stato, insieme a Morelli di Popolo, nello studio dell’architetto Bachiorrini, ma non si era riusciti ad abbozzare granchè perché il coordinatore azzurro non andava oltre i suoi orizzonti personali.

- E’ vero che la scorsa settimana lei è stato protagonista di un blitz (politico s’intende) in Comune?

Dovevo andare in municipio per ragioni personali. Ne ho approfittato per chiedere di poter incontrare il sindaco, di vedere il suo ufficio e di informarmi sul funzionamento della macchina comunale.

- Con quali esiti?

Il sindaco non l’ho incontrato perché non c’era ma ho avuto modo di constatare alcune lacune nell’organizzazione degli uffici.

- Che idea si è fatto della politica saluzzese e, in particolare, della confusa situazione in cui si dibatte da quasi 15 anni il centrodestra?

Registro troppi personalismi. Sento circolare tanti nominativi che mi fanno sorridere. Nessuno valuta competenza, professionalità e immagine che in politica hanno un peso imprescindibile. Se dovessi sintetizzare con una battuta rovescerei la massima e direi che oggi è “l’abito a fare il monaco.

- Quali sono le determinazioni cui è giunto dopo questo giro d’orizzonti?

Ribadisco la mia disponibilità a candidarmi sindaco e ad assumere anche la segreteria della Lega se necessario. Attendo risposte facendo però presente che il mio tempo, come quello di tutti, è prezioso, per cui non andrò oltre giugno.

- Chi, secondo lei, dovrebbe darle le risposte che attende?

A questo punto può essere solo l’onorevole Flavio Gastaldi, amico personale di Matteo Salvini, che non ho ancora avuto la possibilità di incontrare di persona.

Giampaolo Testa

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