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Attualità | 29 maggio 2018, 12:15

Giusy Versace ritira il premio Gasco a Mondovì: "Ci vuole coraggio ad amare la vita e lo sport ce lo insegna" (VIDEO)

Queste le motivazioni: "Per il coraggio, la forza d'animo e lo spirito d altruismo che caratterizza ogni sua attività".

Giusy Versace

Giusy Versace

Dopo l'incontro con gli alunni della scuola Media di San Michele Mondovì Giusy Versace ha ritirato il premio “Piero Gasco” 2018.

La cerimonia si è svolta ieri sera, lunedì 28 maggio, in occasione della cerimonia di consegna del quindicesimo premio giornalistico “Piero Dardanello”, andato in scena  presso il Circolo sociale di Lettura.

 Queste le motivazioni: "Per il coraggio, la forza d'animo e lo spirito d altruismo che caratterizza ogni sua attività".

"È la prima volta che questo premio viene dato a un atleta paralimpico. Ne sono molto orgogliosa e spero sia il primo di una lunga serie. Ci vuole coraggio ad amare la vita e lo sport ce lo insegna", commenta Giusy Versace ai microfoni di Targatocn. E continua: "Prima dell'incidente lavoravo ad Alba e ho vissuto due anni nelle Langhe. Conosco bene questi posti meravigliosi. Non è vero che i piemontesi sono falsi e cortesi!"

Guarda l'intervista video:


Reggina di origine e milanese di adozione, Giusy nasce a Reggio Calabria il 20 maggio 1977 e vive nella città dello Stretto fino a quando, all’età di vent’anni, la vita la porta prima a Londra e poi a Milano. È il 22 agosto del 2005, Giusy lascia Reggio per lavoro e si mette al volante. All’altezza di Cosenza la sorprende un terribile nubifragio, l’auto sbanda, poi uno schianto e, nell’incidente, entrambe le gambe della ragazza hanno la peggio. Un evento che rimette tutto in gioco, ma che per lei non ha mai avuto il significato di una resa.

Nel 2010 inizia a correre con le protesi in carbonio e diventa la prima atleta italiana a correre con amputazione bilaterale. In sette anni di competizioni colleziona ben 11 titoli italiani e mette a segno diversi record nazionali sui 60, 100, 200 e 400 metri. Approda nel gruppo sportivo delle Fiamme Azzurre e, nel 2016, vince le sue prime medaglie internazionali. Nello stesso anno, raggiunge il sogno delle Paralimpiadi di Rio, entrando in finale nella gara dei 200 metri. Oltre allo sport, c’è la televisione (dalla vittoria a “Ballando con le Stelle” ad “Alive-La forza della vita”, sino alla conduzione de “La Domenica Sportiva” al fianco di Alessandro Antinelli, premio “Dardanello”, categoria nazionale, nel 2014), quindi il teatro, la politica (dallo scorso 4 marzo è deputata al Parlamento), l’impegno sociale. Nel 2011 crea la onlus “Disabili No Limits”, di cui è tuttora presidente: una realtà impegnata per restituire una vita più autonoma alle persone con disabilità.

È in favore di quest’associazione che verrà devoluto il contributo benefico che, tradizionalmente, accompagna il premio “Gasco”.

La serata, tra il resto, si è aperta con l’asta di beneficenza delle fotografie esposte nella mostra “La Granda in rosa”, il cui ricavato sarà destinato a favore della onlus “Disabili No Limits”.

Infine sono stati anche premiati i vincitori del concorso "Dardanello Giovani", il cui tema dell'edizione d'esordio è stato "Il Mio Giro".

Nella categoria riservata alle scuole Superiori, infatti, è risultata vincitrice la studentessa Arianna Peirone, che ha saputo elaborare un mix di temi senza scalfirne l'originalità. Al secondo posto, sempre dal "Baruffi", ecco l'ottima prova di Alessia Giordano. Anche il terzo premio è rimasto a Mondovì, ma è andato a Stefano Pachi dell'istituto "Garelli", che ha saputo affrontare con coraggio le "insidie" del ciclismo.

Per quanto riguarda la categoria 16-25 anni, invece, ad aggiudicarsi il concorso "Dardanello Giovani" è stata la monregalese Lorenza Chiera, con un testo ben strutturato e originale. Con il secondo classificato, ci si sposta invece in provincia di Torino: il talentuoso giornalista in erba è Andrea Cerrato, di Gassino Torinese. Con il terzo gradino del podio, si torna, poi, nella terra natìa di Piero Dardanello: a raggiungerlo è Alessandro Nidi, collaboratore di Targatocn con un duplice articolo su Marco Pantani e il monumento a lui dedicato sul Colle Fauniera. Proprio lui ha intervistato l'atleta Giusy Versace.

I sei giovani erano già stati premiati giovedì 24 maggio a Prato Nevoso, in occasione dell'arrivo della 18° tappa del Giro d'Italia 2018.

Redazione

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