- Buongiorno Oscar. Ci racconti: come si arriva dall'Argentina a Cuneo?
Dopo aver lavorato in diversi paesi, e lasciato nostra figlia Abril a Buenos Aires, io e mia moglie Ceciaglia abbiamo deciso di provare a vivere e lavorare a Cuneo perchè ogni volta che facevamo lezioni qui - più o meno due o tre volte l'anno - il numero di persone, cordiali e interesate, che venivano da noi era sempre in crescita. In più, avevamo già degli amici qui.
- Da quanto tempo è in provincia Granda? Che idea si è fatto dei suoi abitanti?
Siamo arrivati a Cuneo nel 2013, ma in realtà abbiamo iniziato a lavorare a settembre del 2012. Poi Cecilia è tornata con nostra figlia nel mese di febbraio: in quel momento possiamo dire siamo diventati abitanti di Cuneo. Abbiamo conosciuto tante persone, molto simili agli abitanti della nostra provincia d'origine, Entre Rios, semplici, grandi lavoratori, amichevoli.
- Lei è un ballerino. A Cuneo ha trovato il modo di proseguire nella sua attività artistica?
Si, sono un ballerino, anzi lo siamo entrambi. A Cuneo abbiamo continuato con la nostra attività di insegnanti: lavoriamo con due associazioni della provincia (Tango de Buenos Aires di Cuneo e Soltango di Alba), e facciamo diversi spettacoli ed esibizioni non solo in Italia ma anche al estero.
- Cosa le piace di più della nostra provincia?
Di Cuneo ci piace che è una provincia e si vive come in provincia, con tranquillità e sicurezza (e speriamo sia sempre così). Ci piacciono tanto i paesaggi, i cibi, i vini... e poi ha molti punti in comune con la nostra Argentina.
- Quante volte torna a Paranà? che cosa le manca di più dell'Argentina?
Non abbiamo tante opportunità di tornare a Paranà, anche se ci piacerebbe. Ho la mia famiglia a Buenos Aires, genitori, fratelli, nipoti... ci mancano tanto.