Code, code e ancora code, con le proteste di liguri e piemontesi per il difficile transito, attraverso la Statale 20 della Val Roya. Già ieri sono montate le polemiche dei turisti, in particolare quelli piemontesi, che hanno avuto grosse difficoltà nel tornare a casa dopo la giornata festiva.
Questa mattina abbiamo nuovamente eseguito una verifica della situazione e, ad onor del vero, i controlli dei gendarmi francesi erano limitati rispetto a quelli di ieri, quando venivano addirittura fatte sollevare le selle delle moto, per verificare cosa c’era sotto. Le code maggiori erano create dal semaforo presente all’ingresso ed all’uscita della galleria di Airole, installato per consentire i lavori all’interno del tunnel.
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Ieri si sono levati gli scudi dei Sindaci di Airole ed Olivetta San Michele e, anche oggi il primo cittadino Adriano Biancheri è tornato sul problema: “Ieri la situazione è stata insostenibile, visto che siamo arrivati ad oltre 6 km di coda per lo stop che veniva esibito a tutte le auto e le moto in transito, al rientro verso il Piemonte. Una situazione insostenibile perché, continuando in questo modo i turisti non verranno più dalle nostre parti, impauriti da un rientro da incubo. Sarebbe un danno gravissimo per il turismo e l’economia. Ho parlato con i sindaci francesi e con le persone che vivono in territorio transalpino, per quanto accaduto. Tutti si sono dichiarati piuttosto arrabbiati per situazioni di questo genere, perché sembrano provocatorie. Auspico che non si ripetano più e spero che, a livello europeo il nostro Governo riesca a trovare una soluzione condivisa, anche se la vedo piuttosto difficile. Questo è uno scontro non certo positivo per il nostro territorio. Abbiamo molti lavoratori frontalieri che svolgono il loro impiego in Francia ed abbiamo tanti transalpini che portano benessere nella nostra zona. Abbiamo anche buoni rapporti con le istituzioni locali francesi e vorremmo mantenerli”.
C’è anche il timore che i controlli serrati di ieri siano una sorta di ripicca alle denunce fatte dagli italiani per i ‘raid’, soprattutto notturni, dei poliziotti francesi: “Si, infatti, abbiamo subito pensato che il fatto di ieri potesse essere una ritorsione alla nostra denuncia delle cosiddette ‘invasioni’ sul nostro territorio. Mi auguro che non sia vero ma è indiscutibile che i poliziotti francesi, anche di notte girano nella nostra città in modo arbitrario, facendo posti di blocco o altre azioni che sono state già denunciate. Speriamo solo si trovi una soluzione condivisa che vada bene ai francesi ed a noi”.