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Attualità | 20 luglio 2018, 12:46

"Mio figlio ha un diploma di operatore dei servizi sociali ma non è sufficiente per lavorare come Oss"

Lo sfogo della madre di un 24enne disoccupato di Busca, che ha frequentato il trienno al Grandis e si è diplomato al Cillario di Alba come Dirigente di comunità. "Per essere Oss deve frequentare i corsi della Regione e ristudiare le stesse materie", ci dice

Immagine di repertorio

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Un mestiere sempre più richiesto e destinato ad esserlo sempre di più. Parliamo dell'Operatore socio sanitario (Oss), che ormai siamo abituati a vedere negli ospedali o nelle strutture private. Si tratta di una figura di supporto assistenziale, punto di riferimento per i pazienti e supporto per l’infermiere e per l’intera équipe.

Si diventa Oss dopo aver seguito un corso di formazione professionale la cui organizzazione è competenza delle Regioni. Le regole e le modalità, quindo, variano in base al territorio. Il percorso dura 1000 ore, tra teoria, esercitazioni e tirocinio. Si studiano materie di area socio culturale e legislativa, di area psicologica e di area igienico-sanitaria.

Ma non esiste un diploma di scuola media superiore che abiliti alla professione? Non in Piemonte: non è sufficiente né il titolo di Operatore dei servizi sociali che, a Cuneo, si consegue presso l'Istituto Grandis, né la maturità conseguita come Dirigente di comunità presso l'Istituto Cillario e Ferrero di Alba.

Ad evidenziare il problema la mamma di un ragazzo di 24 anni, che ha frequentato prioprio questi due istituti. E' disoccupato e, in questo ambito lavorativo, senza grosse speranze, a meno di non andare fuori dal Piemonte e partecipare ai corsi di formazione per Oss a pagamento. 

Questo ragazzo ha collezionato tutta una serie di esperienze nel campo assistenziale ma, ad un certo punto, scaduto il contratto con una casa di riposo, questo non gli è più stato rinnovato in quanto gli manca il titolo di Oss.

Da qui partono le ricerche da parte della madre del ragazzo, che scopre come in Veneto, per esempio, il titolo scolastico del figlio sia valido per esercitare la professione di Oss. E ha cominciato a scrivere ovunque, a interpellare gli uffici competenti in Regione, rivolgendosi anche alla Guardia di Finanza.

"Dalla Regione mi hanno risposto che il titolo di mio figlio è valido per 250 ore di percorso formativo. Dovrebbe, quindi, fare un'integrazione. Peccato che nei concorsi per accedere alla formazione siano privilegiati i possessori del diploma di terza media e gli extracomunitari. Non c'è alcuna corsia preferenziale per chi invece ha un titolo di studio comparabile. Mio figlio ha studiato le stesse materie che vengono insegnate al corso di formazione. Mi sembra assurdo che si diventi Oss con la licenza di terza media o dopo aver studiato agraria, ragioneria o altro. Non è logico che abbia più validità una qualifica conseguita presso un'agenzia formativa invece che un diploma statale conseguito in 5 anni", ci dice. 

"Lo chiamano in continuazione per lavorare - continua ancora la mamma - perché c'è una grande richiesta. Ma non può essere assunto in quanto non ha il titolo. Qui in Piemonte i corsi sono gratuiti, in altre regioni, come la Liguria, a pagamento. Provano ogni volta almeno 200 persone. E' il lavoro della sua vita, vuole farlo da sempre, ma il Piemonte gli preclude questa possibilità. Alla fine sarà costretto ad andare in Liguria, a pagare. Nonostante abbia già la preparazione richiesta per esercitare la professione" - conclude.

bs

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