Al Direttore - 30 luglio 2018, 19:14

Un lettore contro l'ordine del giorno del Pd sulla Movida a Cuneo: "Non tolleriamo né la molestia notturna né l'arroganza"

Riceviamo e pubblichiamo

Un lettore contro l'ordine del giorno del Pd sulla Movida a Cuneo: "Non tolleriamo né la molestia notturna né l'arroganza"

Egregio direttore,

in questi giorni ho avuto modo di prendere visione di un ordine del giorno, presentato dal gruppo locale del PD di Cuneo al consiglio comunale del mese di luglio, che oscilla tra il grottesco e l'imbarazzante. Nel documento si cita una norma regionale che consente ai Comuni di rilasciare deroghe per attività temporanee e manifestazioni all'aperto rispetto al limite orario delle 22:00 stabilito dalla Legge quadro sull'inquinamento acustico n. 447 del 1995. L'ordine del giorno prosegue poi con l'invito rivolto ai residenti delle zone disturbate dalla movida a tollerare (scritto in grassetto) l'aumento del rumore notturno.

Combinazione, in un comunicato pubblicato sul sito del Comune di Cuneo il 19 luglio, vengono citate la stessa norma regionale e la famosa ordinanza sindacale del 2016 in cui si sposta il limite orario per fare musica all'aperto fino alle 24:00 nei giorni feriali e le 00:30 in quelli festivi e prefestivi. Combinazione, il sindaco invita i residenti a tollerare il rumore. Se il primo cittadino e i suoi illuminati consiglieri avessero imparato a contare, si sarebbero accorti che dal 1 giugno al 15 settembre, durata approssimativa della stagione estiva dei locali, ci sono più di 100 giorni. Il che non rientra né in attività temporanea né in manifestazione, rendendo l'ordinanza e la richiesta del Partito Democratico illegittime. E qui arriviamo al paradosso: chi riveste un ruolo istituzionale e di governo dovrebbe essere garante del senso civico e del rispetto di ciò che legiferato. Invece invita i residenti a tollerare una situazione che, oltre ad essere incivile, è anche illecito penale. No, direi che non tolleriamo né la molestia notturna né l'arroganza.

L'ordine del giorno del PD prosegue poi invitando il sindaco a farsi portavoce di questa causa pro movida in sede regionale e nazionale perché siano cambiati orari e limiti acustici. Forse perché sanno di essere nel torto?

Visto che a Cuneo si usa fare le richieste più disparate, chiederei al non cuneese sindaco di Cuneo di fare una legge che dispensi dal lavoro mattutino (a parità di stipendio) i residenti delle zone acusticamente molestate. Perché se qualcosa vagamente funziona in città è anche perché qualcuno di giorno ogni tanto lavora. E, stranamente, succede anche d'estate. Non a caso il legislatore ha deciso di proteggere il riposo notturno con il codice penale, per difendere il singolo e la società di conseguenza.

In alternativa, proporrei la diffusione coatta di musica in tutta la città, con gli stessi orari dell'ordinanza. Giusto per spirito di condivisione. E se vi sembra una richiesta assurda, perché l'ordinanza deve essere lecita?

Alberto Boriano

lettera firmata

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