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Agricoltura | 02 agosto 2018, 17:15

Al via la rivisita quinquennale del paniere dei prodotti agricoli acquistati e venduti dagli imprenditori di settore

Gli operatori delle filiere agricole e vitivinicole sono invitati a fornire i prezzi dei prodotti

Ferruccio Dardanello

Ferruccio Dardanello

In queste settimane le Camere di commercio sono impegnate a collaborare con ISTAT nel cosiddetto “ribasamento”, ovvero l’aggiornamento quinquennale dei prodotti agricoli acquistati e venduti dagli imprenditori di settore, con l’invio delle rilevazioni dei prezzi.

Questa attività, avviata a livello nazionale, presuppone un accurato aggiornamento e una puntuale verifica delle voci incluse nell’elenco di propria competenza, per eliminare i prodotti che non presentano quotazioni significative e che, nel corso del tempo, sono divenuti meno rilevanti rispetto a prodotti nuovi, più rappresentativi del mercato locale.

I dati raccolti saranno trasmessi all’ISTAT che, effettuati i controlli di qualità previsti, elaborerà gli indici di prezzo e li invierà a Eurostat, l’ufficio statistico della Commissione Europea.

In tal modo, con l’aggiornamento del Paniere, sarà possibile ottenere un esauriente quadro economico dei sistemi locali produttivi, anche al fine della determinazione e della programmazione delle politiche agricole comunitarie.

La revisione del Paniere  - spiega il presidente Ferruccio Dardanello - è inserita all’interno del programma statistico nazionale e rientra fra le rilevazioni per le quali sussiste l’obbligo della risposta.

Siamo quindi a sollecitare la massima collaborazione da parte delle aziende delle filiere agricole e vitivinicole, delle associazioni di categoria provinciali e degli organismi rappresentativi dei produttori per la verifica delle informazioni, affinché i nostri uffici possano reperire i dati utili alla compilazione dello stesso”.

Per quanto riguarda la provincia di Cuneo, la cui vocazione agricola e vitivinicola è diversificata e riconosciuta a livello internazionale, i prodotti oggetto della rilevazione sono numerosi e includono cereali, bestiame, frutta, ortaggi, uve da vino e vini a denominazione, oltre ai beni di produzione correnti e strumentali e i servizi collegati alle attività agricole, quali gli onorari veterinari, il canone di fornitura acque irrigue, di smaltimento rifiuti, i costi di energia e lubrificanti, di concimi, antiparassitari, mangimi.

La rilevanza dei prodotti vitivinicoli, l’indiscusso ruolo di ambasciatori delle produzioni di eccellenza locali sui mercati mondiali, nelle scorse annualità avevano motivato la ferma volontà della giunta camerale di riprendere le rilevazioni dei prezzi, dei vini prima, e delle uve da vino a denominazione poi, approvando per queste ultime l’elenco dei prodotti oggetto di rilevazione, riportato nella tabella allegata.

In occasione del ribasamento del Paniere nazionale, per consentire anche alle uve da vino DOC e DOCG di essere inserite nel novero dei prodotti caratteristici del territorio, come peraltro avviene nelle altre province italiane, la Giunta ha approvato i criteri di rilevazione per la stagione vendemmiale 2018.

In questi giorni gli imprenditori della filiera vitivinicola sono invitati, con lettera personalizzata a firma del presidente, a trasmettere alla Camera di commercio i documenti attestanti le operazioni di compravendita stipulate nella corrente stagione vendemmiale, in adempimento a quello che è definito dal legislatore come un obbligo di risposta di fronte alle indagini più significative realizzate da ISTAT, anche in considerazione della definizione delle politiche agricole comunitarie.

Dal 2017 la Camera di commercio, ente accreditato da ISTAT e parte del Sistema statistico nazionale (SISTAN) -  sottolinea ancora il presidente Ferruccio Dardanello – ha con forza riaffermato il proprio ruolo di garante super partes di tutte le imprese della filiera vitivinicola, attraverso il puntuale e trasparente svolgimento della funzione statistica. Con oggettività e trasparenza intendiamo rilevare i prezzi di quelli che sono  i prodotti ambasciatori del nostro territorio sui mercati mondiali, basandoci su dati oggettivi e reali, garantendo il pieno rispetto del segreto statistico e la diffusione dei dati raccolti unicamente in forma anonima e aggregata, a vendemmia ormai chiusa”. 

Gli imprenditori provinciali, sui quali come sottolineato da ISTAT vige l’obbligo di risposta, dovranno far pervenire la documentazione all’ufficio Statistica (statistica@cn.camcom.it)  tramite posta elettronica o a mezzo PEC (protocollo@cn.legalmail.camcom.it), o consegnandone copia presso la sede camerale a Cuneo in Via Emanuele Filiberto 3, ad Alba P.za Prunotto Urbano 9/a, a Saluzzo Via Fiume n. 9, e a Mondovì Via Quadrone n. 1.

cs

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