Volano parole grosse, a Saluzzo, sulla vicenda che vede un capannone privato di via Lattanzi occupato da un numero non meglio precisato di migranti.
Il “caso” è finito sui tavoli dell’ultimo Consiglio comunale della città, in seguito all’interpellanza presentata dai consiglieri d’opposizione Dario Miretti e Daniela Contin.
Proprio Miretti, nel suo intervento, è tornato a chiedere con forza al sindaco Mauro Calderoni di sgomberare lo stabile, di proprietà privata della “Cogibit immobiliare”, che ha già provveduto a sporgere denuncia.
Il primo cittadino non era presente all’assise.
Ha relazionato, interfacciandosi con i consiglieri d’opposizione firmatari dell’interrogazione, Francesca Neberti, assessore alle Attività produttive.
Ne è emerso, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che il sindaco non ha poteri di sgombero su una proprietà privata, e che ora tutto l’iter è nelle mani della Giustizia, che dovrà esprimersi in merito ad eventuali azioni da intraprendere. Miretti ha comunque continuato sulla sua linea, invocando un intervento del Comune.
A distanza di due giorni dall’assemblea cittadina, Calderoni ha affidato ad un “post” Facebook le sue considerazioni in seguito alle parole di Miretti.
La riflessione esordisce con un “Adesso basta”.
“Caro Miretti – scrive Calderoni - basta balle!
Non è il sindaco che può sgomberare un immobile occupato: lo sai o lo dovresti sapere perché sei un Amministratore. Nei frutteti del saluzzese, inoltre, lavorano circa 2500 stagionali africani, la gran parte sono accolti nelle aziende o provvedono autonomamente alla casa. Circa 600 sono ospiti di comuni, Caritas e Coldiretti. Per 200 non si è trovata una soluzione”.
Poi, l’affondo maggiore da parte del sindaco, da tempo (va ricordato) stretto in una morsa di attacchi politici proprio sul problema dell’accoglienza degli stagionali.
“Se questo progetto non ti soddisfa – le sue parole rivolte a Dario Miretti - comincia a liberare i posti letto occupati da dipendenti di aziende della tua famiglia. Perché sai, il problema è serio e con gli attacchi, le polemiche e le bugie non si risolve”.
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