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Attualità | 21 agosto 2018, 10:13

Commissari di gara: il Tar sospende i compensi minimi previsti dal Decreto

La definizione delle tariffe minime per i commissari di gara, secondo i giudici amministrativi, andrebbe a contrastare con il principio di contenimento della spesa pubblica e potrebbe metter in difficoltà le piccole stazioni appaltanti

Commissari di gara: il Tar sospende i compensi minimi previsti dal Decreto

Il decreto del ministero delle Infrastrutture del 12 febbraio 2018 va sospeso nella parte in cui stabilisce le tariffe minime per i compensi dei commissari di gara. A deciderlo è il Tar Lazio con ordinanza 4710 del 2018, chiamato a pronunciarsi in seguito ad un ricorso avanzato da una centrale di committenza.
 
La definizione delle tariffe minime per i commissari di gara, secondo i giudici amministrativi, andrebbe a contrastare con il principio di contenimento della spesa pubblica e potrebbe metter in difficoltà le piccole stazioni appaltanti. Infine, si legge nell'ordinanza, il Codice dei contratti pubblici, nel demandare al decreto del ministero dell'Interno (emanato di concerto con il ministero dell'Economia) la definizione dei compensi per i commissari di gara, non aveva previsto che venissero fissate delle tariffe minime.
 
Secondo il Tar Lazio "appaiono sussistere i presupposti per la concessione della misura cautelare". I giudici ritengono che «debba, pertanto, sospendersi il Dm impugnato limitatamente alla fissazione di tariffe minime".
 
Ad essere sotto esame è il decreto 12 febbraio 2018, con il quale il ministero aveva definito le tariffe massime e minime per i compensi dei commissari di gara in modo da guidare le stazioni appaltanti nella definizione dei compensi da corrispondere ai membri delle commissioni giudicatrici. Anche Uncem aveva sollevato il problema nelle sedi politico-istituzionali, sollecitato da diversi piccoli Comuni. Sarebbero aumentati notevolmente gli oneri per i Comuni più piccoli, per quelli montani, questo anche nonostante le Unioni montane, le Unioni di Comuni e le Comunità montane che sono ormai stazioni appaltante per gli Enti locali associati.
 
La sospensione arriva nel momento in cui sono stati definiti tutti gli step per portare a termine un'importante innovazione introdotta dal nuovo Codice dei Contratti (DLgs 50 del 2016). Innovazione che necessitava di tutta una serie di provvedimenti per poter essere attuata. Il riferimento è alla costituzione, presso l'Anac, di un albo dei commissari di gara, dal quale le stazioni appaltanti dovranno attingere per nominare i membri delle commissioni chiamate a valutare le offerte quando le gare vengono aggiudicate con il criterio dell'offerta economica più vantaggiosa. Un meccanismo nuovo quello dell'albo dei commissari, nato per garantire maggior trasparenza e soprattutto l'indipendenza dei commissari rispetto alla stazione appaltante.

L'Ordinanza del TAR ha rinviato tutti al 22 maggio prossimo per l'udienza di merito. Uncem presidierà il tema nelle sedi istituzionali e politiche competenti, verificando che i provvedimenti successivi alla sospensiva non aumentino gli oneri per i Comuni e vadano realmente a semplificare le procedure burocratiche e organizzative degli Enti.


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