Inaugurati ufficialmente questa mattina al piano terreno di Palazzo Italia gli uffici dei Servizi demografici nella loro nuova configurazione. Ospitano l'anagrafe, lo stato civile e l'ufficio elettorale.
I locali sono stati interessati da lavori di restyling iniziati a fine di giugno e conclusi a metà luglio che ha cambiato il volto e la qualità del servizio.
Dalla dimensione precedente a stretti e bui compartimenti stagno con vetro divisore e la conseguente difficoltà di dialogo per l’acustica penalizzante ad un unico ambiente luminoso con l'infilata di 5 sportelli, divisi ognuno da pannelli fonoassorbenti. “Un netto miglioramento - sottolinea Silvia Salvai, segretario generale del Comune di Saluzzo - che dà la possibilità di un rapporto più personale e riservato tra impiegati e i cittadini. E' stato migliorato anche il sistema acustico che costringeva prima a parlare ad alta voce, spesso con imbarazzo da parte degli utenti. I lavori si sono resi necessari per dare maggiore spazio al pubblico e migliorare l’afflusso agli uffici in funzione di una gestione più celere della grande mole di richieste dalle pubblicazioni di matrimonio alle carte di identità.
Confermate le migliorie della nuova conformazione dalla responsabile del servizio Rosa Anna Gallian: "il nuovo front office consente un rapporto migliore con il cittadino ed è un aiuto per comprendere maggiormente le sue esigenze, in un rapporto più personale."
A breve, all’ingresso, sarà in funzione un totem elettronico per la gestione delle code che indirizzerà l’utenza verso gli sportelli tematici, così da ridurre ulteriormente il tempo di attesa.
Presenti all’inaugurazione il sindaco Mauro Calderoni, il vicesindaco Demaria, il presidente del consiglio Battisti con gli assessori Pignatta, Neberti, Gullino e i consiglieri Alfonso, Terrigno e Rinaudo.
“L'amministrazione comunale ha creduto molto in questo progetto di rinnovamento, perché gli uffici dei servizi demografici sono la prima porta di accesso dei cittadini al Comune, ed è quindi importante che si sentano accolti in un ambiente ospitale, luminoso e confortevole, nel quale sia possibile colloquiare con gli operatori in uno spazio dedicato, privo di barriere e rispettoso della riservatezza”.