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Politica | 18 settembre 2018, 10:34

“Pd all’angolo? In provincia di Cuneo lo stato di salute è buono”

Il segretario provinciale, Flavio Manavella, riesce ad essere ottimista in una situazione di crisi senza precedenti. La deputata Chiara Gribaudo si trincera dietro un “no comment” dopo la proposta del suo capocorrente, Matteo Orfini, di sciogliere il partito

“Pd all’angolo? In provincia di Cuneo lo stato di salute è buono”

Correnti in perenne lotta tra loro, che non riescono a fare sintesi su temi e modalità con cui riorganizzare il partito e fare opposizione al governo gialloverde. Cene annunciate e poi saltate con inevitabile strascico di polemiche. Il Pd è tal punto all’angolo che c’è chi, come il presidente Matteo Orfini, arriva a chiedere di sciogliere il partito per poi rifondarlo.

La proposta è talmente dirompente che non potevamo non interpellare Chiara Gribaudo, deputata cuneese, che di Orfini è la plenipotenziaria in Piemonte, ma non abbiamo ricevuto soddisfazione. “Mi sto occupando di questioni più importanti, quale la ricandidatura di Chiamparino. Faccio parte della segreteria nazionale e a questa domanda – ci ha liquidati sbrigativamente - non intendo rispondere”.

Il segretario reggente Maurizio Martina respinge con fermezza questa eventualità e replica che non ci sarà alcun scioglimento del partito e che il congresso si terrà a gennaio 2019. “Faremo le primarie ad inizio anno. Basta con questa idea – ha risposto stizzito alla proposta-provocazione di Orfini - che tutti possono dire di tutto. Basta con la parole in libertà! Più che discutere di scioglimenti del Partito Democratico o di rinvii del congresso, facciamo invece tutti un passo avanti per il futuro, nel segno della giustizia sociale e della solidarietà. Per costruire un'alternativa di Governo serve un percorso aperto a tutte le energie e partecipato da tanti - ha aggiunto Martina commentando la sua esclusione dalla cena promossa dall'ex ministro Carlo Calenda con Renzi, Minniti e Gentiloni per riorganizzare il partito -. Abbiamo indetto la manifestazione nazionale del 30 settembre a Roma e il forum nazionale per l'Italia a Milano a fine ottobre. Le primarie – ha concluso – si possono fare benissimo fra pochi mesi”.

In Piemonte, specie a Torino, non tutti i capataz del partito hanno accolto con entusiasmo la disponibilità di Sergio Chiamparino a ricandidarsi, seppur in un quadro politico connotato in senso maggiormente “civico” rispetto al 2014. Ma, a fronte di questa situazione, c’è chi, come il segretario provinciale Flavio Manavella, riesce ad essere moderatamente ottimista. “Lo stato di salute del Pd in provincia di Cuneo è buono e le riunioni sul territorio sono molto partecipate. Del resto – spiega - siamo una comunità di persone, in questo territorio, abituate a fare politica da posizioni spesso scomode. Il vento oggi soffia impetuoso a favore dell’attuale maggioranza governativa, ci sono fortissime aspettative da parte dei cittadini dopo un’attività di propaganda durata anni. Qui a Cuneo però abbiamo le spalle larghe, altrimenti – osserva - faremmo altro. Adesso dobbiamo innanzitutto resistere, certi che appena il governo sarà chiamato a passare dalla propaganda all’azione concreta il clima politico generale cambierà e si tornerà a fare politica senza fare la gara a chi le spara più grosse. Nei prossimi mesi – annota - avremo un congresso e sarà l’occasione per ripensare al nostro ruolo di forza riformista. Una forza – conclude Manavella - che pensa di governare questo Paese senza distruggere le basi di una pacifica e civile convivenza”.  

Giampaolo Testa

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