Attualità - 03 ottobre 2018, 09:17

"Dire di no alle Olimpiadi significa perdere una grande occasione"

Riceviamo e pubblichiamo

"Dire di no alle Olimpiadi significa perdere una grande occasione"

Caro Direttore

In occasione delle Olimpiadi Invernali Torino 2006 come guida alpina ebbi l'opportunità prima di lavorare per l'Arpa e per la Regione Piemonte in preparazione all'evento e poi di fare volontariato nel Soccorso Alpino durante le gare di sci alpino al Sestriere. Fu un'esperienza bellissima ed entusiasmante che mi riempì d’orgoglio e soddisfazione per la riuscita dell’evento e l’enorme ritorno d’immagine per glia anni successivi. Penso che questi sentimenti li abbiano provati al tempo moltissimi italiani e i piemontesi in particolare.

È quindi con grande rammarico che assisto a questo triste epilogo della candidatura di Torino 2026. Penso che sia una grande sconfitta per la sindaca Appendino e per tutto il Movimento 5 Stelle. Già era stato tristissimo assistere ai balletti e maldipancia interni al Consiglio Comunale per partorire questa candidatura al ribasso. Il sospetto fondato è che Appendino & Company siano pure contenti di questo epilogo, che permette magari di sanare qualche frattura interna e ricompattare i propri militanti. Ma sarà di sicuro un boomerang terribile per le prossime elezioni regionali: mi pare di aver capito che l'80% dei piemontesi fosse favorevole alla candidatura, anche in condominio con altri territori alpini italiani. Lo smacco sarà ancora più evidente se, come sembra stiano tentando, le valli del torinese riuscissero ad ospitare qualche gara di sci alpino. Del resto c'è poco da stupirsi. Le posizioni del Movimento 5 Stelle sono critiche e contrarie a qualsiasi opera o investimento pubblico, anche a quelli in avanzato stato di realizzazione: Tav, 3° valico, Asti-Cuneo, traforo del Tenda per parlare solo del Piemonte. Appendino e 5 Stelle poi, al pari della sua collega di Roma, non sta certo dando grandi prove di buon governo della città: vogliamo parlare della situazione del Salone del Libro, Gtt, Mirafiori, Ztl, Teatro Regio, etc. etc?

Anche le posizioni molto ideologiche sostenute dai 5 Stelle in Regione, ad esempio sulla questione lupo, mi danno l'idea che questi consiglieri siano "cittadini" (nel senso che abitano in posti con tutti i comfort e servizi della città) che non concepiscono i territori montani come posti dove gli eroici e sparuti residenti  possano ancora vivere o almeno sopravvivere lavorando dignitosamente, come succede su tutto il resto dell'arco alpino. Sembra invece pensino alle valli alpine piemontesi come se fossero un luna park o, a seconda dei gusti, un wild country da invadere, godersi (e quindi sporcare e inquinare) nei weekend di bel tempo, a Capodanno o Ferragosto, abbandonandole all’oblio per il resto del tempo.

Che tristezza questa decrescita infelice

Testa Eugenio

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