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Sanità | 10 ottobre 2018, 08:37

Le nuove cucine dell’ospedale di Saluzzo “operative” in autunno? Cantiere deserto e… in alto mare

L’avvio dei lavori era stato annunciato in pompa magna ad aprile. Uno dei maggiori interventi sul nosocomio saluzzese risulta fermo da settimane: sul cantiere non si vedono né materiali né attrezzature, mentre nei locali non è nemmeno stato posato il nuovo pavimento

L'ospedale di Saluzzo

L'ospedale di Saluzzo

Avrebbero dovuto essere operative “in autunno” le nuove cucine dell’ospedale di Saluzzo.

I lavori erano partiti lo scorso maggio, dopo l’annuncio in pompa magna durante una conferenza stampa alla presenza dei massimi vertici dell’Asl Cn1 (l’allora Dg Francesco Magni ed il direttore sanitario Giuseppe Guerra), di Amos (il direttore operativo della partecipata multiservizi Gianpiero Brunetti) e di numerose autorità, tra cui il sindaco della città Mauro Calderoni, il consigliere regionale Paolo Allemano e il presidente della fondazione CRSaluzzo Gianni Rabbia.

Il rifacimento delle cucine è uno degli interventi maggiori riservati al presidio ospedaliero saluzzese (di per sé un dato che già da solo fa riflettere): 390mila euro per la realizzazione di “un nuovo centro cottura, compreso il locale mensa annesso”.

Il progetto iniziale prevedeva la ristrutturazione dei locali cucina e mensa. A lavori ultimati, la capacità della cucina avrebbe raggiunto i 2000 pasti al giorno, aprendo a collaborazioni esterne con altri Enti, senza dimenticare la fornitura dei pasti per l’ospedale di Savigliano (un esempio di vera integrazione tra i due presidi: una cucina per due ospedali).

Usiamo però il condizionale perché ieri siamo stati all’esterno dell’area del cantiere per la nuova cucina. Lo scenario che ci è apparso di fronte agli occhi, più che quello di un’area cantierabile in pieno fermento, riconduce al… deserto.

Non abbiamo trovato né materiali, né attrezzi da lavoro. La sala che sino a pochi mesi fa ospitava le cucine è vuota. La porta d’accesso è stata smurata e – da quanto è visibile rimanendo all’esterno delle griglie che delimitano il cantiere – mancano addirittura i pavimenti.

Abbiamo documentato il tutto con alcune istantanee, che però non pubblichiamo, per non incorrere in violazioni, essendo state scattate all’interno della struttura ospedaliera.

Vero è che alla fine dell’autunno mancano una settantina di giorni, ma sembra comunque azzardato – se non utopistico – sostenere che la previsione di fine lavori, a più riprese ipotizzata per ottobre, verrà rispettata.

Sembra infatti che il cantiere delle nuove cucine abbia subito una brusca battuta d’arresto nel mese di agosto. Alla base dello stop, che poi si è prolungato per settimane, paiono esservi modifiche apportate in corso d’opera dall’Asl al progetto.

Nicolò Bertola

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