Attualità - 17 ottobre 2018, 18:43

"Ci muoviamo sempre per garantire tutela ambientale della popolazione": Alberto Valmaggia risponde sulla discarica di Salmour

Riceviamo e pubblichiamo

Foto generica

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Gentile Direttore,

in riferimento alle considerazioni del consigliere regionale 5 Stelle, Federico Valetti, sulla discarica di Salmour, pubblicate dalla vostra testata, ritengo opportuno fare chiarezza su una situazione che, a torto, vorrebbe vedere la Regione Piemonte quale principale soggetto competente in materia.

Sul tema, già oggetto di diverse interrogazioni in Consiglio regionale, occorre chiarire, una volta per tutte, il ruolo che la Regione Piemonte ha, e deve avere, sul progetto specifico, che prevede anche la contestuale copertura, chiusura definitiva e recupero ambientale della discarica esistente.

La pianificazione regionale dei rifiuti speciali assume un ruolo di indirizzo importante ma non vincolante, come avviene invece nel caso dei rifiuti urbani. Nello specifico, il Piano Regionale di Gestione dei rifiuti speciali, approvato il 16 gennaio 2018, non entra nel merito della realizzazione degli impianti/discariche, la cui autorizzazione compete all’ente Provincia, ma individua obiettivi e azioni finalizzate alla promozione di una green economy regionale, disincentivando il ricorso allo smaltimento in discarica e valorizzando le potenzialità impiantistiche di riciclo/recupero già presenti sul territorio e lo sviluppo di tecnologie impiantistiche ambientalmente più sostenibili.Riguardo la localizzazione degli impianti di gestione rifiuti, il Piano dei rifiuti speciali ha definito i criteri per l’individuazione, da parte delle Province, delle aree non idonee alla localizzazione degli impianti di recupero e smaltimento dei rifiuti e dei luoghi adatti allo smaltimento.

Le valutazioni di dettaglio delle proposte localizzative su siti specifici e puntuali devono essere sviluppati compiutamente nell’ambito delle procedure e delle fasi di valutazione di impatto ambientale nonché nelle procedure autorizzative degli impianti. L’intero procedimento sull’eventuale apertura di una discarica di rifiuti speciali tocca infatti alla Provincia competente, che, in virtù dei principi del Piano regionale, ma soprattutto rispondendo alle normative in materia (di ambito comunitario e nazionale), deve pronunciarsi sulla compatibilità ambientale dell’opera e sull’autorizzazione unica.

Il procedimento coinvolge nella Conferenza dei Servizi tutte le autorità competenti, quali ARPA, ASL e comuni, a considerare le ricadute del progetto sulle diverse matrici ambientali. La fase di valutazione è finalizzata, infatti, all’espressione di un giudizio, rispetto agli interventi e le opere previste dal progetto, inerente la coerenza nei confronti degli obiettivi di salvaguardia, tutela e miglioramento della qualità dell’ambiente e di qualità della vita, nonché delle valorizzazione delle risorse, nel rispetto delle normative comunitarie, nazionali e regionali.

Pertanto tutti gli aspetti ambientali, ivi inclusi i criteri di localizzazione,  e le possibili interazioni tra il nuovo progetto e la situazione pregressa sono esaminati tecnicamente in quella sede.

Rassicuro pertanto i cittadini che tutte le previsioni normative, attuate nella Conferenza dei Servizi, sono orientate a garantire la massima tutela ambientale della popolazione.

Grazie,

Alberto Valmaggia - Assessore all’Ambiente della Regione Piemonte

Al Direttore

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