“No tree, no truffle”: senza alberi, niente trifole. L’appello che rappresentò una delle bandiere dell’impegno profuso dal commendatore Roberto Ponzio per la valorizzazione dell’economia legata al Tuber Magnatum Pico sarà ora l’insegna della tartufaia didattica che la Fiera Regionale di Mombercelli dedicherà proprio al “re dei tartufi” albese.
Tra le principali rassegne di promozione del diamante grigio del Monferrato, la Fiera astigiana andrà in scena tra oggi e domani con diversi appuntamenti tra i quali, insieme alla consegna del riconoscimento “Uno di noi” al volto di “Strisca la notizia” Enzo Iacchetti, spicca proprio l’inaugurazione in programma per le 16 di oggi, sabato, in strada Crösa.
Qui un’area di 5mila metri quadrati è stata piantumata con pioppi micorizzati e da domani ricorderà la figura dell’imprenditore originario di Neive, che per oltre mezzo secolo, dal suo negozio di via Maestra, lavorò per associare il nome di Alba a quello del pregiato fungo ipogeo, oggi universalmente riconosciuto come il suo prodotto simbolo.
Un’opera compiuta a partire da una spiccata visione per l’importanza della promozione, ma anche con la lungimirante sensibilità verso tematiche quali l’importanza di conservare le condizioni ambientali necessarie alla nascita del Tuber, e di limitare quindi i disboscamenti e l’uso di pesticidi e anticritoggamici, e quello che oggi indicheremmo come il tema della tracciabilità: l’esigenza di certificare la provenienza degli esemplari di Tartufo Bianco d’Alba venduti ai turisti che sempre più numerosi affollavano una capitale delle Langhe che intanto guardava alla sua nuova dimensione turistica discutendo sull’opportunità – caldeggiata dal commendatore – di consentire agli esercizi commerciali cittadini di tenere aperto anche la domenica.
Oltre a quella di Mombercelli, un’altra tartufaia sperimentale verrà inaugurata nel ricordo del commendator Ponzio (1923-2008) ai primi di dicembre in quel di Santo Stefano Roero, mentre la storia e le testimonianze di questo pioniere tra gli ambasciatori del tartufo nel mondo sono raccolte nella galleria dei ricordi allestita dal figlio Roberto al civico 26 di via Maestra ad Alba, in quello che rappresenta il primo e al momento unico museo del tartufo accessibile nella capitale delle Langhe.