Lo storico Stefano Mormile ci accompagna in un viaggio speciale tra documenti antichi e rivelazione: “La Polemica Scialoja-Magliani sulle finanze sabaude e borboniche di metà ‘800”
"È un giorno normale. E al termine di una giornata di studio il mio sguardo volge ad un libretto ingiallito. L’opuscolo, che profumava della carta patinata d’altri tempi, era intitolato “I bilanci del regno di Napoli e degli Stati sardi. Con note e confronti”, autore: Antonio Scialoja. Sfoglio. Leggo qualche riga...
A parte l’italiano di manzoniana memoria, resto colpito dall’estrema attualità delle parole, ormai solo più impresse perché in parte sbiadite. E dal contenuto assolutamente attuale con il comune sentire. Anche degli anni 2000. Mi incuriosisco. Non capita ogni giorno che l’attenzione sia così catturata. Soprattutto quando mi accorgo che la monografia è datata Torino 1857.
Attraverso questo libretto vengo a conoscenza della Polemica che ebbe luogo tra Antonio Scialoja e Agostino Magliani. Confesso che fino a quel momento, per me, Scialoja era solo il nome di una piazza di Torino… e Magliani era il cognome di cara amica.
Approfondendo dunque le tematiche risorgimentali ho fatto chiarezza sulla Storia d’Italia e del Mezzogiorno acquisendo un quadro d’insieme prima mai sospettato. Non è certo intenzione di chi scrive paragonarsi agli illustri Scialoja o Magliani, ma anch’io, sulle loro orme, ho messo da parte il sole cocente e il profumo del mare per trasferirmi nel settentrione dell’Italia.
Per illustrarvi de “La Polemica Scialoja-Magliani sulle finanze sabaude e borboniche di metà ‘800” procederò nelle prossime puntate facendo cenno ai concetti di tempo e spazio del Risorgimento Italiano; introdurrò il pensiero dello Scialoja e il suo ruolo di economista liberale. Fotograferò il Mezzogiorno e lo metterò a confronto con il Settentrione. Esporrò i ruoli dell’Agricoltura e dell’Industria, e mi soffermerò sulle critiche dello Scialoja. Le tangenze dei due esponenti della polemica serviranno a far luce sull’analisi del manoscritto di Scialoja e della risposta del Magliani".