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Agricoltura | 15 novembre 2018, 09:52

I grandi formaggi DOP piemontesi alla corte del castello di Barolo

Sono stati celebrati il Bra tenero, il Bra Duro e la Raschera Dop e venduti più di 80 Kg alle migliaia di turisti accorsi da Inghilterra, Germania, Scandinavia, Est Europa e Stati Uniti

I grandi formaggi DOP piemontesi alla corte del castello di Barolo

Durante tutti i weekend della 88ª Fiera Internazionale del tartufo bianco d’Alba – a partire dal 28 settembre fino a novembre – i nuovi spazi multimediali dell’Agrilab di Barolo, recentemente creati grazie all’impegno di Regione Piemonte e Comune di Barolo, sotto la direzione scientifica di Ian D’Agata e l’ideazione dello scenografo torinese Lucio Diana, sono stati, e continuano ad essere, teatro di una nuova importante “Collisione” tra i grandi vini e i grandi formaggi piemontesi che ha visto protagonisti per la prima volta consorzi e produttori dei formaggi della tradizione locale.

Un’occasione di incontro e conoscenza per le migliaia di turisti enogastronomici che da tutto il mondo arrivano a Barolo nella stagione del vino e del tartufo bianco. Un matrimonio perfetto tra i grandi vini e i grandi formaggi della cultura piemontese.

I turisti in visita a Barolo han potuto godere in prima persona delle eccellenze Dop Piemontesi attraverso incontri didattci tematici e degustazioni di prelibatezze quali la Robiola di Roccaverano, il Murazzano, il re Castelmagno di montagna e alpeggio, presentati direttamente da coloro che i formaggi li conoscono meglio, i produttori stessi.

Sabato 20 e domenica 21 ottobre sono state incentrate sul Bra tenero, il Bra Duro e la Raschera Dop. Latterie Alpine, protagonista di queste due giornate, ha presentato ai turisti tre formaggi d’eccezione, con un affinamento a 300 giorni. L’azienda, festeggiava in contemporanea il premio Onaf ricevuto proprio per il loro Bra tenero. Commenta a riguardo il presidente di Latterie Alpine Roberto Morello: “Ci tenevo a sottolineare la bontà dell'evento che ha messo insieme due prodotti pazzeschi del nostro territorio. È giusta l'idea di far incontrare prodott d'eccellenza come i grandi vini e le dop piemontesi. Abbiamo deciso di presentare i nostri formaggi, che salvaguardano il territorio e che sono simbolo del Piemonte, nella terra del Barolo, che ha portato tanta fortuna in questi luoghi. Posso dirmi generalmente soddisfatto sia perché i formaggi che abbiamo presentato ben si prestano ad essere abbinati ai vini del territorio, sia perché tanti turisti hanno avuto la curiosità e dimostrato interesse non solo verso i formaggi stessi, ma anche nei confronti del caseificio, della sua storia e dei piccoli produttori. Deve essere chiara l'idea che si può far tanto con prodotti di qualità se c'è sinergia”.

In queste due giornate di festa, nel Cortile del Castello di Barolo, sono stati celebrati questi tre formaggi simbolo del Piemonte e venduti più di 80 Kg alle migliaia di turisti accorsi da Inghilterra, Germania, Scandinavia, Est Europa e Stati Uniti.

Latterie Alpine, con il suo personale altamente specializzato, ha raccontato ai turisti i processi di lavorazione dei tre formaggi, facendoli assaggiare, spiegandone le caratteristiche distintive e proponendo diversi abbinamenti con i grandi vini piemontesi quali ad esempio la Barbera d’Asti, il Ruchè di Castagnole Monferrato o il Grignolino del Monferrato Casalese.

È così che i turisti han potuto ascoltare la storia e la cultura di questi formaggi dalla viva voce di chi ogni giorno cura gli animali, li porta al pascolo, lavora nelle stalle e in laboratorio per garantirne la massima eccellenza. I turisti sono stati condotti in un percorso di conoscenza dei paesaggi di riferimento, delle zone di produzione, dei rigidi disciplinari, ma anche delle leggende che avvolgono l’origine di questi meravigliosi formaggi, imparando a distinguere le caratteristiche epeculiarità. Per pranzo, all’Agrishop ristorante del Castello, hanno potuto pranzare con uno speciale menù di formaggi, proposto per l’occasione.

Comunicato stampa

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