Salvo sorprese dell’ultim’ora è confermata la presenza domani ad Alba del ministro alla Giustizia Alfonso Bonafede, atteso dall’Associazione Albese Studi di Diritto Commerciale per la 25ª edizione dell’annuale convegno nazionale promosso dal sodalizio tramite l’iniziativa del professor Gino Cavalli dell’Università di Torino e del giudice Luciano Panzani, già presidente del Tribunale di Torino – dopo esserlo stato presso il foro della capitale delle Langhe – e dal luglio 2014 massima carica della Corte di Appello di Roma.
Realizzata grazie al sostegno di Ferrero Spa e Intesa Sanpaolo, la giornata di studi avrà inizio alle ore 9 nella consueta sede del Centro Ricerche Ferrero (in via Pietro Ferrero 19), vertendo quest’anno sul tema “Finanziamento e crisi della piccola media impresa”.
L’intervento del 42enne avvocato di Mazara del Vallo (Trapani), già deputato del Movimento Cinque Stelle nella passata legislatura e dal giugno scorso membro dell’esecutivo guidato da Giuseppe Conte, è atteso alle ore 10 con un intervento col significativo titolo “Governo del cambiamento e riforma della legge fallimentare”: riferimento allo schema di decreto delegato di riforma delle procedure concorsuali (il cosiddetto “codice della crisi e dell’insolvenza”), fortemente voluto dallo stesso Bonafede e approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 8 novembre, secondo le linee fondamentali approvate dal Parlamento con la legge delega 155/2017 e sulla base del testo, parzialmente rivisto, redatto dalla Commissione Rordorf, presieduta dall’allora presidente aggiunto della Corte di Cassazione.
La discussione si svilupperà poi nell’arco dell’intera giornata con interventi di relatori di primo piano, a partire dal neo vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura, on. David Ermini, che fu relatore del disegno di legge di approvazione della legge delega alla Camera nella scorsa legislatura.
Il passaggio in città del ministro pentastellato assume una valenza particolare per le mai riposte speranze della capitale delle Langhe di vedere ripristinato il suo ex tribunale. Una possibilità che avrebbe ora trovato nuovi spiragli alla luce di quanto previsto dal “contratto di governo” alla voce geografia giudiziaria, col ventilato proposito di rimettere mano alla riforma che, firmata dall’allora ministro Severino, nel settembre 2013 sancì la soppressione del foro albese. In questo senso gli auspici del sindaco Maurizio Marello, che si farà latore col ministro dell’ordine del giorno approvato dal Consiglio comunale nel luglio scorso.
In Breve
martedì 19 marzo