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Attualità | 16 novembre 2018, 16:59

Diciassette conferme nel firmamento degli chef stellati di Langhe e Roero

Dopo i cinque nuovi ingressi dell'ultimo biennio, l'edizione 2019 della celebre Guida Michelin conferma l'eccezionale concentrazione di ristoranti di altissimo livello sulle colline targate Unesco

Enrico Crippa: il suo Piazza Duomo si conferma nel novero dei dieci migliori ristoranti italiani

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Annata di conferme per il ricchissimo firmamento di ristoranti stellati di Langhe e Roero.
Presentata nelle scorse ore a Parma, l'edizione 2019 della celebre "rossa" non ha infatti riservato sorprese nel panorama delle cucine della Granda che possono fregiarsi di quello che, piaccia o meno, viene universalmente ritenuto come uno dei massimi riconoscimenti per gli addetti della ristorazione di alta qualità.

L'anno scorso le nuove stelle approdate nelle colline Unesco furono due, simbolicamente appuntate sul petto di Andrea Larossa del "Ristorante Larossa" di Alba e di Andrea Ribaldone dell’"Osteria Arborina" di frazione Annunziata a La Morra. Il primo era giunto ad Alba nel 2014 dopo esperienze importanti al fianco di nomi quali Carlo Cracco e Antonino Cannavacciuolo. Ribaldone l'aveva invece riottenuta dopo solo nove mesi dall’apertura del suo locale a La Morra, dopo averla "persa" causa trasferimento per ben due volte: al ristorante "La Fermata" di Spinetta Marengo (2003) e a "I Due Buoi" di Alessandria (2015).
L'anno prima le new entry furono addirittura tre: quella assegnata al ristorante "21.9" dello chef ligure Flavio Costa, stellato dal 2003, trasferitosi da Albissola Marina alla Tenuta Carretta di Piobesi d’Alba. Poi quella arrivata al giovane Michelangelo Mammoliti, del ristorante "La Madernassa" di Guarene. E infine, forse la vera sorpresa, quella conquistata dal trentenne Francesco Oberto, premiato ad appena un anno dall’apertura del suo ristorante "Da Francesco" a Cherasco.

Quest'anno ci si dovrà invece accontentare di una classifica che non presenta novità. Con i cinque citati, la Michelin 2019 ha infatti confermato tutti gli altri 12 ristoranti di casa nostra già presenti sulle sue pagine.

Si parte ovviamente da Enrico Crippa e dal suo "Piazza Duomo" di Alba, ambasciatore delle Langhe nel ristrettissimo olimpo dei tristellati italiani. Erano 9 lo scorso anno, sono 10 quelli contemplati dalla 64ª edizione della guida. In compagnia del cuoco brianzolo e albese d'adozione figurano infatti la nuova entrata Mauro Uliassi, dell’omonimo ristorante di Senigallia, insieme ai colleghi dei ristoranti "Da Vittorio" a Brusaporto (Bg), "St. Hubertus", a San Cassiano (Bz), "Le Calandre" a Rubano (Pd), "Dal Pescatore" a Canneto sull’Oglio (Mn), "Osteria Francescana" a Modena, "Enoteca Pinchiorri" a Firenze, "La Pergola" a Roma, "Reale" a Castel di Sangro (Aq).

Si prosegue con l'"Antica Corona Reale" di Cervere, che col suo chef Giampiero Vivalda ha visto confermate le due stelle (sono 39 i locali che in Italia se ne possono fregiare), mentre nel novero della singola stella (318 ristoranti in totale) figurano – insieme ai cinque già citati – l'albese "Locanda del Pilone", "Damiano Nigro" a Benevello, "All'Enoteca" a Canale, "Marc Lanteri al Castello" a Grinzane Cavour, "Il Centro" a Priocca, "Il Ristorante di Guido da Costigliole" a Santo Stefano Belbo, "Guido" e "La Rei" (Tenuta Fontanafredda) a Serralunga d'Alba, "La Ciau del Tornavento" a Treiso, "Massimo Camia" a La Morra.

La lista aurea degli insigniti di Langhe e Roero conferma quindi la soglia dei 17, per un totale di 20 stelle sulle 367 assegnate in tutto il Bel Paese. Oltre un terzo dei locali (47) che, con le cinque nuove entrate di quest'anno (tra queste quella dell'albese Gabriele Boffa, già chef al Castello di Guarene, ora alla Locanda del Sant'Uffizio di Cioccaro di Penango, nell'Astigiano), riportano il Piemonte sulla seconda piazza assoluta nella classifica delle regioni italiane, dietro solo alla confermata Lombardia (60) e davanti alla terza arrivata Campania (43).

Ezio Massucco

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