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Politica | 17 novembre 2018, 13:47

Alberto Cirio sull’Asti-Cuneo: “Eventuali sanzioni di Bruxelles sarebbero letali”

Forza Italia, a Cuneo come a Torino, spinge sull’acceleratore per portare a compimento l’autostrada. “Bisogna agire in fretta perché il cross financing non è senza scadenza”

Alberto Cirio sull’Asti-Cuneo: “Eventuali sanzioni di Bruxelles sarebbero letali”

In politica, quando ci sono eventi importanti, si suole dire che la notizia la facciano più coloro che mancano che non i presenti. Ecco perché non sono passate inosservate le assenze di parecchi parlamentari cuneesi, davanti alla Prefettura di Cuneo, dove i sindaci dell’Albese e del Roero si sono ritrovati, ieri mattina, per sollecitare il completamento dell’autostrada Asti-Cuneo.

Se era scontata l’assenza della deputata 5 Stelle Fabiana Dadone e, in parte, quella dei leghisti Giorgio Maria Bergesio e Flavio Gastaldi, non così quella degli esponenti di Forza Italia, l’europarlamentare Alberto Cirio e il deputato monregalese Enrico Costa.

Ci siamo affrettati a chiedere conto agli assenti del perché avessero disertato la manifestazione ed è risultato che alcune assenze erano dovute a forza di causa maggiore, mentre altre avevano un evidente significato politico.

Forza Italia vuole comunque precisare a chiare lettere che preme con determinazione e convinzione sull’acceleratore per ultimare l’opera. Il senatore e sindaco di Priocca d’Alba, Marco Perosino, ieri era al fianco dei manifestanti a Cuneo e questa mattina i big piemontesi azzurri, guidati dal presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani, hanno riproposto analoga manifestazione a Torino Spiega Alberto Cirio: “Ho pregato il sindaco di Alba, Maurizio Marello, di portare il mio saluto. Ero impegnato con Tajani al quale, nel tardo pomeriggio di ieri a Grinzane, abbiamo consegnato il documento. Non solo condivido spirito e finalità della manifestazione, dico di più: bisogna fare in fretta – afferma l’eurodeputato albese – perché l’autorizzazione di Bruxelles al cross financing non è senza scadenza. Se lasciamo trascorrere i termini – aggiunge – siamo morti perché ci troviamo senza soldi”.

Gli chiediamo se vi siano delle scadenze e Cirio risponde: “Non c’è un termine perentorio, ma nelle possibili sanzioni di Bruxelles all’Italia – avverte – ci potrebbe essere la revisione degli accordi intercorsi”.

Il punto cruciale – afferma dal canto suo Enrico Costa – è la maggior remunerazione richiesta dal concessionario. Il Ministero, a torto o a ragione, non le ritiene giuste. Ribadisco quanto ebbi modo di esprimere un paio di mesi fa. Poiché il concessionario ha ottenuto molto dallo Stato, riteniamo giusto che si faccia carico di ultimare la Cuneo-Asti senza "se" e senza "ma" e senza ulteriori corrispettivi rispetto a quanto concordato nella convenzione, ne' in denaro, ne' in natura (allungamento di altre concessioni). Ogni altro percorso porterebbe a tempi lunghi, lunghissimi, forse eterni. È disponibile il concessionario a partire subito e realizzare l'opera, come da contratto? È disponibile a tendere una mano ad una terra che da anni attende un'opera essenziale, oppure – conclude Costa - vuole far prevalere, anche ora, la logica dei sostanziosi profitti e delle carte bollate?".

GpT

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