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In Breve

| 28 novembre 2018, 16:16

Social Network e Personalità: chi siamo Online

La psicologa Ernestina Fiore: "Purtroppo, a fianco di buone possibilità ed occasioni, le tecnologie online possono essere utilizzate per portare avanti condotte aggressive quali il cyberstalking o il cyberbullismo"

Immagine di repertorio

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Oggi metà della popolazione mondiale è online. Per addentrarsi nel mondo digitale basta osservare come noi stessi ed in particolare i ragazzi passiamo molto tempo in una giornata interagendo con strumenti tecnologici: si prendono appunti su tablet o pc, si messaggi con varie applicazioni, si ascolta musica digitale e si leggono le notizie sui dispositivi, ci si presenta e ci si fa conoscere, ecc..

L'interazione con la tecnologia si basa sempre più spesso sulla dimensione comunicativa relazionale, come la condivisione di selfie e la creazione di nuovi legami, addirittura la comunicazione di rotture di storie tramite messaggi. Per mezzo dei social media si entra in contatto, diretto e non, con molte altre persone e questo porta da un lato a definire chi siamo e chi vogliamo essere agli occhi dei nostri interlocutori e a comprendere e ridefinirci in base all'immagine che gli altri ci rimandano di noi stessi.

Forse non ci avete mai pensato, ma sul web la comunicazione senza il corpo fisico, diventa più facile da gestire, ma molto più esposta alla manipolazione. I vari contesti online possono essere usati come strumento esperienziali che permettono alle persone di sviluppare delle abilità di regolazione delle proprie emozioni e comprendere anche gli stati affettivi altrui. Nei social media, ad esempio, si presenta la possibilità di avvicinare emotivamente le persone attraverso lo svelamento delle proprie emozioni ed attivare legami di aiuto reciproco. Inoltre le nuove Tecnologie Digitali consentono, indubbiamente, nuove e facilitanti forme di intrattenimento e di lavoro, potendo interagire sui Social Network e sul Web quando si vuole, utilizzando la Rete in qualsiasi momento. Ma, il poter essere sempre connessi può facilmente comportare la perdita di attenzione, la perdita di sensibilità e di percezione. Si è presenti, ma non lo si è. Si impara a sostituire le emozioni con faccine che nascondono spesso i reali sentimenti, troppo impegnativi e delicati da esprimere veramente. In una corsa contro il tempo e nel desiderio di esserci sempre e ovunque, si dimentica che le relazioni umane e la comunicazione stessa hanno bisogno di tempo per esprimersi veramente.

È inoltre importante fare molta attenzione: la Rete è popolata da molti ambienti e contesto nei quali bisogna essere prudenti. Alcuni comportamenti, ad esempio quelli aggressivi o seduttivi o manipolatori, trovano online un terreno fertile alla loro espressione che si può integrare a quello reale. Sono state molte analisi su questo argomento e nello specifico un lavoro del 2016 di Liù, Ainsworth e Baumeister ha evidenziato alcune attività tipiche presenti online: la rivelazione di aspetti di sé avviene in particolare attraverso l' aggiornamento di status e condivisione di storie, foto, informazioni personali. La ricerca di informazioni avviene ponendo domande e seguendo gli aggiornamenti altrui; rispondere e mantenere una comunicazione in risposta alle richieste di informazioni , commenti e like. Alcuni giochi, intesi come attività che favoriscono la cooperazione e l'intrattenimento, creano legami ponte. Importanti possono essere considerate le amicizie online, che però possono celare riscontri anche negativi.

Purtroppo, a fianco di buone possibilità ed occasioni, le tecnologie online possono essere utilizzate per portare avanti condotte aggressive quali il cyberstalking, ovvero quelle attività persecutori e nei confronti delle vittime rischiando di diventare lesive e violente; il cyberbullismo, che si connota in un atto aggressivo intenzionale agito da un singolo o dal gruppo, che si manifesta con insulti e prese in giro su piattaforme pubbliche, con la diffusione di immagini e commenti inappropriati, non che messaggi e comunicazioni private con fine minatorio e aggressivo. Sempre in questo ambito il throlling è una messa in atto da parte di soggetti che si collegano in forma anonima a scrivere commenti aggressivi e violenti( i cosiddetti Hater, coloro che odiano). È dunque importante riuscire a condividere con il proprio contesto la dove si presentino situazioni simili, con il fine di non farsi ingoiare dalla rete, ma tessera buone relazioni e un uso sensato della rete sociale di internet

Ovviamente questo è un argomento molto ampio e che sta mutando rapidamente. Mi preme sottolineare con le parole di un celebre psicoanalista, G.Carl Jung che “L'incontro di due personalità è come il contatto tra due sostanze chimiche; se c'è una qualche reazione, entrambi ne vengono trasformati” che i Social sono un buon terreno di conoscenze sì, ma che le vere relazioni e la vera espressione di sé si ha dinnanzi a un caffè, guardando un bel paesaggio, condividendo emozioni vere nel mondo creando reazioni chimiche e vere emozioni che ci modificano inevitabilmente.

Per ulteriori informazioni, approfondimenti e curiosità, potete seguire la mia pagina Facebook mettendo "mi piace" alla pagina D.ssa Ernestina Fiore Psicologa Psicoterapeuta o visitando il sito www.ernestinafiorepsicologocuneo.it, dove potete trovare anche tutti i precedenti articoli della rubrica e vedere di che cosa mi occupo.

Ernestina Fiore

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