Politica - 10 dicembre 2018, 10:05

Boves, Gianni Martini candidato sindaco di “Prospettive 2019”

Il responsabile delle pagine cuneesi de La Stampa (prossimo alla pensione) ha ricevuto il via libera da tutte le componenti progressiste del paese. Contenderà la guida del municipio al sindaco uscente, Maurizio Paoletti, segretario provinciale di Forza Italia

Boves, Gianni Martini candidato sindaco di “Prospettive 2019”

Abbiamo raggiunto un'intesa sul nome di Gianni Martini come area progressista, una realtà più ampia rispetto a quella di centrosinistra. La lista per il momento ha un nome “Prospettive 2019”. Per quanto riguarda la squadra si sta ragionando sul maggior rinnovamento possibile. E’ da costruire: non ci sono ancora nomi al momento, ma persone considerate tra le più rappresentative del tessuto bovesano”.

Arriva da Maria Peano, capogruppo di “Camminare con Boves” ed esponente di punta del Pd provinciale e regionale, la conferma della candidatura a sindaco di Boves di Gianni Martini, responsabile delle pagine provinciali cuneesi de La Stampa, alle amministrative di maggio 2019.

La voce era nell’aria da qualche settimana, ma la certezza si è avuta solo dopo l’assemblea del 5 dicembre, nel corso della quale le varie anime progressiste della cittadina ai piedi della Bisalta hanno deciso di convergere sul nome del giornalista. Martini, che ha annunciato il suo pensionamento a febbraio, sarà dunque lo sfidante del sindaco uscente, Maurizio Paoletti, avvocato e segretario provinciale di Forza Italia, che guiderà di nuovo la “Lista Civica per Boves”.

Il padre di Gianni, Mario Martini, mancato a 86 anni nel giugno 2011, figura di spicco della Democrazia Cristiana cuneese, era stato sindaco di Boves dal 1956 al 1960, prima di assumere la presidenza della Provincia (1970-1975) e divenire poi consigliere regionale dal ’75 all’ ’80. Dopo quella prima e unica consiliatura a Palazzo Lascaris, il professor Martini, con un gesto raro nella classe politica di quegli anni, cedette il passo alle giovani generazioni e ritornò a fare il preside alle medie Vassallo dedicandosi, oltre alla scuola, ad attività di ricerca storica. Dopo oltre 60 anni, il figlio tenta di ripercorre la strada del padre in una competizione amministrativa che, agli occhi degli osservatori esterni, appare come una sfida all’OK Corral.

Boves, dopo una lunga tradizione di sindaci espressione della sinistra Dc, dal 2014 è amministrata da una giunta guidata da Maurizio Paoletti, le cui radici – a ben considerare – affondano anch’esse nella tradizione liberal cattolica, dunque sempre di matrice democristiana. Paoletti, dopo un breve passaggio nell’Udc, è approdato a Forza Italia, partito di cui è ora segretario provinciale.

Martini non risulta abbia tessere di partito, ma i suoi riferimenti culturali sono riconducibili alla sinistra. La sua disponibilità all’accettazione era legata ad un assenso unanime da parte di tutte le componenti progressiste del paese, senza eccezioni di sorta. E’ logico e normale che l’area progressista cerchi di riconquistare Boves, Città Martire della Resistenza, icona dei valori fondanti della sinistra nella più ampia accezione del termine. Questo aspetto, in questo frangente storico, conferisce alle elezioni amministrative di Boves un particolare significato politico e costituisce un test di indubbio significato per la Granda.

Sarà interessante vedere come i due protagonisti affronteranno il duello. Viene da pensare che uno se la giocherà in punta di penna, l’altro in punta di diritto, ma è considerazione troppo banale considerata la posta in gioco.

Giampaolo Testa

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