Attualità - 13 dicembre 2018, 20:02

Saluzzo, si inaugura il restauro delle opere di Piero Bolla del 1964

Sabato 15 dicembre alle 15, davanti alla Media “La Rosa Bianca”. Sono sei pannelli in ceramica policroma, rappresentano le materie che si insegnavano allora alle Medie. L’opera non aveva ripari. Sarà presente l’artista. E’invitata la cittadinanza. Costo del restauro circa 20 mila euro

L'opera restaurata di Piero Bolla davanti alla meda la Rosa Bianca

L'opera restaurata di Piero Bolla davanti alla meda la Rosa Bianca

Si inaugurano sabato 15 dicembre alle 15 i restauri delle opere di Piero Bolla nei giardini della Rosa Bianca. L’opera si compone di tre pannelli bifacciali (6 in tutto) realizzati in ceramica smaltata policroma, posti su tre supporti murali, in cemento  che si trovano nei giardini davanti alla omonima Scuola Media.

Le decorazioni sono state eseguite su mattonelle in ceramica (di cm. 8 x 50h) per una superficie complessiva di 250 cm per 250 cm. Su ogni pannello è presente la firma dell’autore, che li ha realizzati nel 1964.

“Benvenuto restauro!- esclama l’artista saluzzese conosciuto nel mondo non solo italiano dell’arte.

“In essa ho voluto dare visibilità a quelle che erano le materie che ci insegnavano allora alle Medie: dall’Italiano alla Storia, a Scienze, Matematica, a Religione.  Avevo vinto un concorso pubblico che ha quel tempo destinava una cifra ad una opera d’arte legata ad edifici di carattere pubblico. Un edificio scolastico in  questo caso che aveva realizzato l’architetto Arrò. Avevo pensato ad un’opera sostenibile all’esterno e per farlo avevo cercato un forno per cuocere la ceramica a Pinerolo, perché qui non ne avevo trovati.

E’ stato un lavoro bello, complesso e penso innovativo allora,per il quale ho usato materiali del posto. L’opera non prevedeva coperture e negli anni l’ho sollecitata per evitare i danni. Ringrazio il sindaco Mauro  Calderoni, che senza un mio intervento ha provveduto in questa direzione".

I pannelli erano in cattivo stato di conservazione, causato in primo luogo dall’umidità presente nel supporto murario e dalle intemperie, non essendoci  riparo, spiega i direttore dei lavori Flavio Tallone, responsabile del Governo del  territorio. L’umidità, anche quella di risalita, si manifestava  con efflorescenze saline che hanno causato la disgregazione della superficie dipinta e delle decorazioni. L’opera presentava inoltre segni di atti vandalici e scritte con pennarello. 

Nell’intervento, eseguito dal laboratorio d’arte Doneux  e Soci di Torino, certificato dalla Soprintendenza, oltre alla rimozione dello sporco e ad operazioni contro l’ attacco di muschi e licheni, si è provveduto al consolidamento del supporto e al ritocco delle lacune della policromia secondo le indicazioni dello stesso autore che ha visionato il restauro durante le sue fasi.

Il ritocco delle parti più estese e particolarmente deteriorate è stato eseguito riprendendo la coloritura di fondo,  ma con una tonalità leggermente sottotono rispetto all’originale.

L’importo complessivo dei lavori è di 19.865,63 euro.

Il restauro dei pannelli policromi, segue l’omaggio della città di Saluzzo all’artista, amato da grandi critici, che ha chiuso a novembre alla Castiglia la sua personale “Vivre d’hazard”, un percorso nella sua vita artistica dall’Accademia, alla Biennale, alle attuali opere.

Vilma Brignone

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