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Attualità | 09 gennaio 2019, 15:35

Sul futuro della "Sacra Famiglia" i sindacati chiedono incontro a cda, sindaco di Mondovì e vescovo

Il riferimento della lettera è alla legge regionale 12 dell'agosto 2017 relativa al riordino del sistema delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza a cui anche l'Ipab monregalese che conta circa 50 dipendenti e 90 ospiti dovrà adeguarsi

Sul futuro della "Sacra Famiglia" i sindacati chiedono incontro a cda, sindaco di Mondovì e vescovo

Si torna a parlare della struttura monregalese Sacra Famiglia anche nel nuovo anno. Dopo l'ultimo consiglio comunale di Mondovì del 2018 - che rimandava il discorso sul futuro della struttura a gennaio - arriva una missiva siglata dalle tre sigle sindacali di Fp Cgil, Fp Cisl e Csa inviata all'attenzione del sindaco Paolo Adriano, del presidente del consiglio monregalese Elio Tomatis, del presidente del Cda della struttura Diego Bottero e anche al vescovo Egidio Miragoli (il cda è formato da cinque membri, di cui quattro individuati dall'amministrazione comunale e uno nominato dal vescovo di Mondovì).

Il riferimento della lettera è alla legge regionale 12 dell'agosto 2017 relativa al riordino del sistema delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza a cui anche l'Ipab monregalese che conta circa 50 dipendenti e 90 ospiti dovrà adeguarsi.

"Siamo convinti che possa essere l'occasione per provare a ragionare
compiutamente sul futuro della struttura assistenziale Sacra Famiglia di Mondovì"
- scrive Gaspare Palermo della Fp Cgil a nome delle tre sigle sindacali - e del ruolo che la pubblica amministrazione ed il mondo del sociale vogliono mettere in campo in materia di gestione dei servizi alla persona, con particolare riferimento ai livelli assistenziali e di sostegno alle persone anziane, ruolo che, a parere nostro, deve continuare ad essere primario rispetto a quello del business privato, a garanzia della qualità del servizio e della tutela dei lavoratori impegnati."

"Le future aziende pubbliche di servizi alla persona - continua la lettera - potrebbero essere un importante momento di riorganizzazione di tutte le istanze sociali presenti nel territorio comunale che, attraverso un progetto di integrazione di vari servizi, potrebbe vedere incrementato anche il ritorno economico delle strutture coinvolte, oltre che essere appunto una preziosa risposta sociale ai bisogni dei cittadini e questo anche in considerazione del fatto che il rapporto sulla popolazione monregalese cresce a favore della cittadinanza meno giovane."

Le tre organizzazioni al termine della missiva chiedono che venga fissato un incontro per confrontarsi sulla ricaduta della legge regionale sull'Ente, sia per quanto riguarda gli utenti che per quanto concerne i dipendenti.

Daniele Caponnetto

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