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Politica | 15 gennaio 2019, 21:09

"Un referendum sì Tav? Servirebbe solo a Chiamparino per farsi campagna elettorale con i soldi dei contribuenti piemontesi"

La consigliera comunale di Fossano Anna Mantini: "L'attuale governatore PD della Regione dimentica di aver convissuto a lungo con quelli del No a tutto e ora vuol mettere il cappello sui voti del Centrodestra. Vogliamo sì le grandi opere, ma anche un diverso Governo del Piemonte"

Anna Mantini

Anna Mantini

Un referendum sul Tav? Fin dalla messa a punto del famoso contratto che ha dato vita, il primo giugno del 2018, cioè oltre 6 mesi fa, al Governo gialloverde di Giuseppe Conte, esisteva tutto il tempo per deciderlo e per chiamare alla consultazione - benché solo "politica" e senza effetti concreti sulla ferrovia Torino-Lione - i Cittadini Piemontesi.

Indirlo adesso, alle porte di una campagna elettorale che coinvolge più livelli istituzionali - dal Parlamento europeo ai Comuni passando appunto per la Regione - vuol dire mettere il suo principale e più autorevole supporter, ossia il Governatore uscente Sergio Chiamparino, in condizione di farsi pubblicità, per la propria ricandidatura a Presidente della Giunta regionale per il centrosinistra, con i soldi pubblici dei Contribuenti.

Una questione che, al di là della circostanza di essere a favore delle opere pubbliche, solleva un problema serissimo di opportunità che spero verrà preso in considerazione.

Anche perché chi, come la sottoscritta, ha sempre espresso un chiaro "sì" al rafforzamento delle infrastrutture del Piemonte, alta velocità compresa, non può accettare che lo stesso diventi uno strumento di potere che servirebbe non a realizzare l'opera ferroviaria ma soltanto a rieleggere l'uomo solo al comando, ossia Chiamparino.

Con la conseguenza, molto poco democratica, di mettere sotto tutela una parte molto importante di elettorato moderato e di centrodestra che, come dimostrato dalla manifestazione ultima di sabato 12 gennaio, vuole sì collegamenti europei maggiori e più veloci ma chiede anche un diverso Governo della Regione.

 Inoltre, da Amministratrice pubblica locale della Provincia di Cuneo, se da una parte non ho mai fatto mistero di avere alcune riserve sull'operato del Governo in carica - così come dei precedenti a guida PD - per il territorio cuneese e fossanese, dall'altra posso solamente criticare il modo in cui è stato gestito il tema delle opere e dei collegamenti pubblici da parte della Giunta Chiamparino e dei suoi Assessori incaricati.

I quali, al di là di annunci e proclami e minacce di pugni sui vari tavoli di lavoro, quando si è trattato di esercitare le proprie competenze si sono limitati a un lavoro di ordinaria manutenzione che ha puntato a salvare il salvabile sul Torinese mettendo in difficoltà le altre aree fra le quali la provincia Granda. Per questi motivi non è accettabile, per un elettorato che resta in assoluto maggioritario a Cuneo e nel resto del Piemonte, e che merita una Giunta autenticamente di centrodestra, doversi mettere sotto la tutela del capo politico del centrosinistra, quello stesso Chiamparino che dimentica, nella sua prima "giovinezza politica", di avere egli stesso convissuto proprio con i fronti del "no" da sindaco di Torino prima e da governatore oggi.

E di avere lui stesso tirato a campare, come nel famoso adagio e come vorrebbe fare con la proposta di un referendum pagato da tutti noi; solo che le cuoia le sta tirando qualcun altro, i Cittadini e l'economia regionale. 

Anna Mantini
Consigliere Comunale - Fossano 

lettera firmata

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