Agricoltura - 18 gennaio 2019, 07:45

Le aziende agricole potranno realizzare sui loro terreni i cimiteri per gli animali da compagnia aperti a tutti i cittadini

Lo prevede, con le necessarie autorizzazioni dei Comuni, delle Asl e dei veterinari, la nuova Legge regionale che ha riordinato il settore. Adesso, come confermato dall’assessore Ferrero, si scriveranno i Regolamenti attuativi della norma. Chi fornirà il servizio dovrà essere ricompensato. La Lida lo ritiene un ottimo provvedimento. Cosa ne pensano Coldiretti, Confagricoltura e Cia?

Le aziende agricole potranno realizzare sui loro terreni i cimiteri per gli animali da compagnia aperti a tutti i cittadini

Tra le norme contenute nella nuova Legge regionale sull’agricoltura, approvata di recente dal Consiglio del Piemonte, c’è l’articolo 21 che prevede la possibilità per le imprese del settore di riservare una parte del loro terreno alla sepoltura per inumazione degli animali da compagnia (cani, gatti ecc.). I cittadini interessati potranno portare le spoglie alle aziende che offriranno il servizio. I cimiteri dovranno essere autorizzati e regolamentati dai Comuni e rispettare le indicazioni fornite dalle Aziende Sanitarie Locali. Il seppellimento dovrà avvenire solo dopo aver ottenuto il certificato veterinario che escluda la presenza negli animali di malattie trasmissibili all’uomo.

“Poter realizzare i cimiteri sui terreni di proprietà delle aziende agricole - sottolinea l’assessore regionale all’Agricoltura, Giorgio Ferrero - va incontro alle nuove sensibilità che si sono sviluppate nella società contemporanea nei confronti degli animali da compagnia. In particolare cani e gatti. Si tratta di una sensibilità che chiede risposte nuove anche con la morte dell’animale e rappresenta un’opportunità importante per innovare l’attività agricola in altri ambiti vicini alle esigenze dei cittadini”.

Come verrà attuata la norma? “Adesso, insieme ai Servizi Sanitari, scriveremo i Regolamenti attuativi con i quali disciplineremo l’attività. Naturalmente l’azienda che si impegna nel servizio dovrà essere ricompensata”.

Soddisfazione la esprime Laura Barbero, responsabile di una delle sezioni della provincia di Cuneo della Lega Italiana dei Diritti dell’Animale (Lida). “Si tratta - dice - di un ottimo provvedimento  perché non tutte le persone possiedono un terreno dove, rispettando le dovute autorizzazioni, hanno la possibilità di seppellire gli animali nei cui confronti c’è un legame affettivo. E sull’incenerimento esistono ancora molte remore. Mi immagino, soprattutto, quanti sono più avanti negli anni che, in questo modo, avranno l’opportunità di dare sepoltura al loro animale e, in seguito, magari anche di recarsi a fargli visita”.

Lei crede che funzionerà? “Penso di sì, ma non da subito in quanto è una direttiva che prima deve essere conosciuta e recepita dalla popolazione. E probabilmente saranno interessate le aziende agricole i cui titolari sono più sensibili al tema. In ogni caso non va visto come un business, ma deve diventare un atto di pietà”.

Cosa ne pensano della norma le organizzazioni del settore? Si attiveranno nella sensibilizzazione dei loro iscritti per renderla operativa?  

“Pur trattandosi - afferma Coldiretti Cuneo - di una disposizione non particolarmente rilevante all’interno di una Legge di riordino di ampio respiro, potrebbe rappresentare un’opportunità per i nostri imprenditori agricoli. Li informeremo, pertanto, al riguardo. Il nuovo servizio che le aziende piemontesi del settore potranno attivare a beneficio dei privati cittadini si inserisce in una dimensione di multifunzionalità dell’agricoltura che sta sempre più sviluppandosi anche nei nostri territori”.  

La dichiarazione di Confagricoltura Cuneo è del presidente, Enrico Allasia. “Prendiamo atto - sottolinea - di un’iniziativa che, pur andando al di là della concezione più tradizionale di agricoltura, ha l’obiettivo di riconoscere al settore primario un ruolo sempre più inclusivo nella vita della popolazione e nei suoi nuovi usi e costumi. Sull’argomento, però, andrebbero interessate le Amministrazioni comunali per aprire con loro un confronto serio e costruttivo sulla reale fattibilità del provvedimento, che richiede, inoltre, un’adeguata sensibilizzazione dell’opinione pubblica”.

Per Cia-Agricoltori Italiani risponde il presidente provinciale di Cuneo, Claudio Conterno: “Anche se approvata con nobili intenzioni, la possibilità data alle aziende agricole di riservare parte dei terreni per la sepoltura degli animali da affezione, aprendo il servizio al pubblico, non convince del tutto. Dal lato imprenditoriale, questa scelta escluderebbe ogni utilizzo successivo dei terreni destinati ad uso agricolo, mentre dal lato emozionale siamo abituati a proporre l’agricoltura come un momento di benessere e spensieratezza, conoscenza dei prodotti del territorio, cultura delle tradizioni e della qualità delle eccellenze tipiche. Legare la visita del pubblico ad un momento triste come la morte dell’animale domestico e la relativa sepoltura si allontana dalle nostre consuetudini. Detto questo, la Cia informerà gli imprenditori associati sulla possibilità della nuova normativa e tutti i nostri consulenti tecnici saranno disponibili qualora le aziende si dimostrassero interessate ad avviare il servizio”.                                                                         

Sergio Peirone

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