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Economia | 18 gennaio 2019, 18:33

Bando su "architetture responsabili" promosso dagli architetti PPC della provincia di Cuneo

Nell’ambito del progetto "HABIT.A", finanziato dal programma INTERREG-ALCOTRA del Fondo europeo di sviluppo regionale per la cooperazione transfrontaliera (2014-2020)

Bando su "architetture responsabili" promosso dagli architetti PPC della provincia di Cuneo

Il clima sta cambiando, è evidente.

I temi della resilienza e della capacità di adattamento ai cambiamenti climatici sono argomenti che hanno massima priorità sui tavoli di lavoro di chi si occupa del governo del territorio.

Il fatto che gli interventi edilizi - analogamente a quanto fanno per esempio le automobili e gli elettrodomestici - debbano utilizzare in modo efficiente le risorse energetiche è noto a tutti ma la trasformazione del territorio interessa da vicino anche altri aspetti estremamente importanti, come l'identità locale e il paesaggio.

In altre parole se il livello di efficienza energetica di un edificio è facilmente misurabile, come può essere descritta la qualità di un intervento in rapporto a temi complessi come l'adattamento a un particolare contesto architettonico, paesaggistico e culturale?

E' possibile individuare degli indicatori con cui misurare in termini complessivi la qualità delle trasformazioni del territorio cuneese?

La sfida posta dai cambiamenti climatici, infatti, non riguarda solo la sostenibilità e la capacità degli ecosistemi di assorbire l’impatto delle attività umane sull’ambiente, ma presenta pesanti ricadute anche sugli stili di vita, sul sistema economico e sull’identità culturale.

Sono queste le problematiche che si propone di affrontare il progetto «HABIT.A», sviluppato come capofila dall'Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Cuneo nell'ambito dei programmi INTERREG-ALCOTRA del Fondo europeo di sviluppo regionale per la cooperazione transfrontaliera per il periodo 2014-2020. Suoi partner, sul fronte italiano, sono la Direzione Agricoltura della Regione Piemonte e iiSBE Italia, mentre sul versante francese, nei Dipartimenti delle Hautes Alpes e delle Alpes de Haute Provence, figurano l'Ordine Regionale degli Architetti, PAYS S.U.D. e Envirobat BDM. Oltre alla popolazione dei territori interessati, l'iniziativa coinvolge circa 40 amministratori e 4.000 tra tecnici ed operatori.

Nell'ambito di tale ricerca, nei giorni scorsi è stato lanciato un bando (aperto fino al 28 gennaio 2019) rivolto ai professionisti. La call “Architetture responsabili” intende infatti selezionare e divulgare opere, realizzate sul territorio rurale e montano provinciale a partire dal 1997 (anno di stipula del Protocollo di Kyoto), le quali dimostrino di costituire una risposta di qualità ai temi indagati da «HABIT.A».

Le architetture, selezionate da una giuria, contribuiranno ad alimentare una mappatura transfrontaliera di casi-studio che è in corso di realizzazione anche con analoghi bandi lanciati dai partner francesi e attraverso indagini sul territorio e collaborazioni con enti ed amministrazioni locali.

In una successiva fase, a partire dai risultati del lavoro di mappatura, un comitato transnazionale di esperti individuerà, tra i casi-studio, i cosiddetti "Testimonial”, che saranno oggetto di una pubblicazione cartacea e web.

Va ricordato che quello cuneese è l'unico tra gli Ordini degli architetti delle varie province italiane a prendere parte alle selezioni per l'assegnazione di fondi comunitari. Nell'ambito del precedente programma INTERREG-ALCOTRA per il periodo 2007-2013, all'Ordine di Cuneo già si deve l'indagine «Usage del territorio», riguardante il comprensorio montano delle valli tra Cuneo e Gap, collegate attraverso il Colle dell'Agnello (www.usagedelterritorio.com).

 

Link al bando: http://www.architetticuneo.it/index.pl?pos=03.01

 

Comunicato stampa

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