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Attualità | 21 gennaio 2019, 17:05

DL Semplificazione, Coldiretti: "Arriva l'etichettatura d'origine a tutelare il Made in Piemonte"

Moncalvo e Rivarossa: "Continuiamo a portare avanti la petizione con la quale si chiede di estendere a livello europeo l’obbligo"

Foto generica

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Arriva l’obbligo di indicare in etichetta l’origine di tutti gli alimenti per valorizzare la produzione nazionale e consentire scelte di acquisto consapevoli ai consumatori contro gli inganni dei prodotti stranieri spacciati per Made in Italy. Un risultato, ottenuto grazie al lavoro di Coldiretti e sostenuto dall’impegno del Ministro delle Politiche Agricole Gian Marco Centinaio, del Ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio e dei relatori al decreto legge semplificazioni Daisy Pirovano e Mauro Coltorti, che va a tutela della salute dei cittadini, del territorio, dell’economia e dell’occupazione.

La norma consente di adeguare ed estendere a tutti i prodotti alimentari l’etichettatura obbligatoria del luogo di provenienza geografica degli alimenti ponendo fine ad un lungo e faticoso contenzioso aperto con l’Unione europea oltre 15 anni fa.

Una nostra grande vittoria che permette di conoscere finalmente la provenienza della frutta Made in Piemonte impiegata in succhi, conserve o marmellate, dei legumi in scatola o della nostra carne utilizzata per salami e prosciutti fin ad ora nascosta ai consumatori, ma anche difendere l’efficacia in sede europea dei decreti nazionali già adottati in via sperimentale in materia di etichettatura di origine di pasta, latte, riso e pomodoro – spiegano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale - . Una misura importante anche di fronte al ripetersi di scandali alimentari nell’Unione Europea dove si sono verificati nel 2018 quasi dieci allarmi sul cibo al giorno che mettono in pericolo la salute dei cittadini e alimentano psicosi nei consumi per le difficoltà di confinare rapidamente l’emergenza. In un momento difficile per l’economia dobbiamo portare sul mercato il valore aggiunto della trasparenza con l’obbligo di indicare in etichetta l’origine di tutti gli alimenti in una situazione in cui ad oggi grazie al pressing esercitato dalla Coldiretti sono stati fatti molti passi in avanti nella trasparenza dell’informazione ai consumatori ma purtroppo ancora 1/4 della spesa degli italiani resta anonima".

"Per questo – concludono Moncalvo e Rivarossa – continuiamo a portare avanti la petizione EAT ORIGINAL con la quale si chiede, attraverso la raccolta di un milione di firme in almeno 7 Paesi dell’Unione, di estendere a livello europeo l’obbligo di indicare in etichetta l’origine degli alimenti, per essere sempre certi, dovunque ci troviamo, di quello che acquistiamo e portiamo sulle nostre tavole”.

comunicato stampa

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