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Attualità | 21 gennaio 2019, 16:55

Quando a perdere è il gioco d'azzardo: giocati 500 milioni in meno in Piemonte rispetto al 2016 e Cuneo fa scuola

Per quello che riguarda la provincia di Cuneo la spesa pro capite legata al gioco d’azzardo è di 944 euro. Sono 147 i locali in provincia di Cuneo che hanno provveduto alla rimozione dei dispositivi video lottery e sale slot

Quando a perdere è il gioco d'azzardo: giocati 500 milioni in meno in Piemonte rispetto al 2016 e Cuneo fa scuola

Sono 503 i milioni di euro in meno giocati tra il 2016 e il 2018 in Piemonte. Una forte flessione del gioco d’azzardo nella nostra regione che sfiora il meno 10% in due anni. Frutto di politiche volte alla lotta al fenomeno e ad azioni sul territorio che vogliono abbattere la piaga sociale della ludopatia. La percentuale in decremento è in controtendenza rispetto alla media nazionale dove si è registrato un +0,6%,. In gran parte delle regioni italiane c’è stato un segno più. La stima sul 2018 è di 4.624 milioni giocati in tutto il territorio regionale, nel 2016 erano stati 5.127.

Un cambio di rotta segnato dalla legge regionale 9 del 2016 relativa alla prevenzione del gioco d’azzardo patologico, piaga che colpisce soprattutto fasce sociali più deboli. E si attende di capire gli effetti del decreto dignità che, proprio sulla lotta alla ludopatia ha un comma riservato. Con questo decreto dal 14 luglio 2019 sarà vietata la pubblicità relativa a giochi di scommesse con vincite in denaro.

Per quello che riguarda la provincia di Cuneo la spesa pro capite legata al gioco d’azzardo è di 944 euro. Il gioco “fisico” è in diminuzione, mentre è aumentato del 75% circa il gioco online. Un dato che è comunque al di sotto di oltre 6 punti percentuali all’incremento nazionale che si attesta all’81,4%. Il gioco online rappresenta comunque una minima fetta del mercato delle scommesse.

In provincia di Cuneo una forte azione in questo senso è stata portata avanti dal progetto della fondazione Crc “Punta su di te 2.0”, progetto in collaborazione con le Asl Cn1 e Cn2, Cis e la cooperativa sociale Ro&Ro con la partnership dei comuni delle sette sorelle, di Caritas e dell’associazione Libera presidio di Cuneo. Su questa iniziativa si lavora dal 2013, ma l’azione è entrata nel vivo nel 2017.

“Punta su di te 2.0” entra quest’anno nella terza annualità.  

“L’obiettivo è fare cultura e creare un approccio diverso riguardo a certe tematiche” – è stato spiegato durante l’incontro in Fondazione Crc per presentare le attività legate al terzo anno di progetto – “Spesso nel giocatore avviene una distorsione cognitiva che porta questo a sopravvalutare le proprie capacità. Chi gioca confonde la casualità con il talento. Se sui giornali si parla di vincita, ma mai di perdite questo effetto viene amplificato con tutte le ripercussioni che conosciamo.”

Proprio il lavoro di comunicazione attraverso i giornali del territorio è una delle mission del progetto. In questo senso anche quest’anno si porterà avanti il discorso della Carta di Cuneo per una nuova deontologia giornalistica inerente l’informazione sul gioco d’azzardo attraverso una raccolta di dati aggiornati sul fenomeno a cui tutti i giornalisti potranno accedere. Tutto questo integrato da una video-mappa (realizzata dal centro Steady Cam) che permette con un colpo d’occhio di vedere quante slot sono attive e quante sono state rimosse nei sette comuni principali della Granda.

Sulle sette sorelle come si può vedere nella mappa (consultabile al sito http://www.puntasuditeduepuntozero.it/mappa/) sono 74 i locali che hanno ancora installati video lottery  e sale slot: 29 a Cuneo, 12 a Mondovì, 7 a Fossano, 6 a Savigliano, 6 a Saluzzo 6 a Bra e 8 ad Alba.  Mentre sono 147 i locali che hanno provveduto alla rimozione dei dispositivi a seguito della legge regionale del 2016: 35 chiuse a Cuneo, 17 a Mondovì, 15 a Fossano e 19 a Savigliano, 8 a Saluzzo, 22 a Bra, 31 ad Alba. Nella mappa si può anche capire quante slot sono installate in zone “a rischio” (cioè nell’arco di 500 metri da zone sensibili).

Inoltre in questo 2019 si continuerà a diffondere materiale informativo relativo al progetto. Il servizio sarà affiancato agli sportelli telefonici per avere informazioni su dove ottenere il materiale.

In particolare quest’anno l’attenzione sarà rivolta alle fascia degli over 65: in particolare in questa fascia si è verificato come oltre il 70 per cento aveva giocato negli ultimi anni e il 14,6 aveva situazione a rischio constata come ludopatia. Con queste premesse sono già attivi sette gruppi in provincia di Cuneo con gli over 65 della provincia dove potranno discutere di questo fenomeno con i loro pari o creando diversivi al gioco attraverso momenti aggregativi con i loro coetanei (ad esempio cineforum).

Inoltre verrà effettuato un intervento in oltre 20 classi tra Cuneo e Savigliano attraverso laboratori teatrali sperimentali rivolti alla Scuola primaria.

“Si tratta di un progetto ambizioso fortemente voluto e che sta portando i suoi primi frutti” – ha commentato il presidente della Fondazione cuneese Giandomenico Genta “Un progetto che qualifica gli investimenti della nostra Fondazione”.

Daniele Caponnetto

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