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Eventi | 05 febbraio 2019, 09:13

Alba, una serata dedicata alla figura ed al messaggio di don Luigi Giussani

Appuntamento venerdì 8 febbraio, alle ore 20.45, presso la sala Riolfo (ex sala Beppe Fenoglio)

Alba, una serata dedicata alla figura ed al messaggio di don Luigi Giussani

Venerdì 8 febbraio, alle ore 20.45, presso la Sala Riolfo (ex sala Beppe Fenoglio) in via Vittorio Emanuele, 19 ad Alba (cortile della Maddalena), Gianmario Ricciardi, giornalista, ex direttore del TG3 Piemonte, collaboratore di TV2000 e diverse altre testate, dialogherà con Francesco Barberis dirigente scolastico dell’Istituto S. Anna di Torino per poi confrontarsi sul testo di don Luigi Giussani: Realtà e giovinezza la sfida.

Sarà interessante scoprire come questo testo - che raccoglie interviste, conferenze di don Giussani ed anche dialoghi con studenti liceali e universitari dagli anni Cinquanta al 1995 -, sia di un’assoluta attualità: “L’urgenza naturale che rende la vita veramente umana è qualcosa che è radicato nell’uomo, ma se non viene educato decade. Per questo l’uomo ha bisogno di una provocazione perché questa esigenza sia ridestata”. Spesso, nell’adulto quello slancio lascia il posto al cinismo. Per questo, ed è stata una delle grandi intuizioni di don Giussani, c’è bisogno di una provocazione, perché quell’urgenza sia ridestata. Ed immediatamente riemerge. Chi ha avuto l’occasione di incontrarlo di persona ha percepito in Lui una grande passione per il bello, per il vero, per la realtà, per la vita.

Lo si intuisce nei suoi testi che vale veramente la pena approfondire. La giovinezza è un atteggiamento del cuore. Domanda e Sorpresa ecco i due fattori della giovinezza permanente. L’itinerario di un uomo che ha vissuto e proposto il cristianesimo come incontro, avvenimento, storia d’amore. Don Luigi Giussani nasce il 15 ottobre 1922 a Desio, comune della Brianza a nord di Milano. Entra in seminario a undici anni a Venegono e viene ordinato sacerdote il 26 maggio 1945. Durante il liceo si appassiona allo studio della letteratura, in particolare all’opera di Giacomo Leopardi, perché la sua “problematica mi sembrava oscurare tutte le altre”.

Se ne appassiona talmente che impara a memoria tutte le sue poesie e per periodi interi studia soltanto lui, «...poi, a sedici anni scoprii una chiave di lettura della sua opera poetica che ha fatto di lui il compagno più suggestivo del mio itinerario religioso». Dopo l’ordinazione sacerdotale, i superiori decidono che il giovane Giussani rimanga in seminario per continuare gli studi e iniziare l’insegnamento. Nel 1954 consegue il dottorato in Teologia con una tesi su Il senso cristiano dell’uomo secondo Reinhold.

Nonostante si prospettasse per Lui una “carriera” in ambito teologico preferisce proseguire nell’insegnamento e stare vicino ai giovani. “La mia vicenda è la vicenda di tanti che, volendo bene ai giovani, riescono, per grazia di Dio - in questo senso si può chiamare “carisma” - a comunicare loro certezze e affettività di cui altrimenti sembrerebbero incapaci”.

comunicato stampa

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