/ Al Direttore

Al Direttore | 14 febbraio 2019, 14:00

Oggi è San Valentino: qualche riflessione da una nostra lettrice

Riceviamo e pubblichiamo

Foto generica

Foto generica

Anche se San Valentino ha la sua storia tutta particolare, sono felice che esista. Esiste perché le persone di ogni età possano cogliere l’occasione di scambiare i pensieri, biglietti con frasi sentite, sguardi, dichiarazione d’amore e perché no la richiesta di una seconda chance.

Una volta ricevetti una lettera alla quale diedi molta importanza. Una lettera che rimarrà nella mia mente e che ricordo con piacere a prescindere di tutti i cambiamenti della mia vita sentimentale da allora

Cara Nora,

con l'innocenza di un bambino, con gli stati di animo di un adulto io ho voluto "parlare” a te come se tutto fosse diverso, come se tutto fosse avvenuto, come se la ruota della vita avesse seguito altre direzioni. Il risultato di questo parlare vuole essere una sorta di tributo alla sincerità e nel contempo un decantare il rispetto, la serietà e la fedeltà.

Ti considero molto intelligente ed io sono certo che non fraintenderai l’insieme di lettere, vocali, consonanti, punteggiature ma, forse, le farai tue e le userai per vivere meglio il presente, per capire meglio la propria essenza. A volte, quando siamo insieme, mi piace ritornare sul nostro passato. Passato che, pur essendo prossimo e pur povero d’incontri ha consentito di porre basi direi solide per un contatto, un rapporto umano che mi piace definire "nostro".

Il mio "guardarti", per quanto strana possa apparirti la cosa, mi regala visioni tue quasi "angeliche", limpide, pure, nitide, tenere e dolci. Non mi lascio condizionare dalle tue storie passate, non mi lascio ingannare da giochi mentali, non cerco un "possesso" di te quanto piuttosto una persona vera. La mia, la tua, la nostra, sono penetrazioni sensoriali così delicate, così fini, così premurose e amorevoli che in molti casi riescono a farmi vivere percezioni di "grazia" e di benessere apicali.  Veri e propri stati di "estasi" e di sublimità in cui si annegano i mali, le insoddisfazioni, le paure. Simbiosi non cercata forzatamente, non catturata ma quasi istintiva che affina i sensi più romantici e puri adescando "fiamme".

Mi ritengo fortunato nel conoscere una donna in questo modo perché anche solo uno sguardo genera vibrazioni che innesca profonde ispirazioni che si trasformano in ali e che mi fanno volare. Un volare conscio, un volare consapevole, un volare non falsato, non ingannevole, un volare sicuro che non conosce cadute perché le anime non hanno peso e non sono soggette alle leggi della fisica delle cose materiali.

Grazie di esistere.

Ricordo l’emozione che avevo provato nel momento in cui lessi queste righe, fissai un appuntamento e lo afferrai per mano, lo guardai come se fossi in un sogno perché era come fosse un soffio d’aria tiepida tra la primavera e l’estate immaginandomi con lui in mezzo a quell’ombra dove il sole filtrava creando il nostro cerchio perfetto, immaginando la pace che regnava incontrastata dentro di me, dentro di noi, il silenzio la faceva da padrone, gli uccellini ballavano intorno a noi, cantavano per noi fra le fronde di quegli alberi che si muovevano con tanta grazia.

Al nostro primo incontro sembravamo due bambini innocenti che si guardavano in cerca di risposte le quali erano nascoste in fondo alla nostra anima; sembrava l’inizio di un’avventura, l’inizio di due vite trasformate in una, poi un abbraccio nato per gioco dove confluivano e si miscelavano emozioni che nessuno di noi due avrebbe voluto ammettere fingendo, ancora una volta, indifferenza, allontanandosi, creando il filo sottile di questo limite posto volontariamente, pensando a mille paure, quelle di deludere o di rimanere delusi, usando la frase “troppo bello per essere vero”.

A volte le cose troppo belle non sembrano vere, appaiono come un’illusione, sembrano quelle sfaccettature passeggere che, nel nostro inconscio, rifiutiamo per non rovinare. La paura che tutto ciò un giorno mancherà ragion per cui potremmo sentirci vuoti dentro, sentir mancare il respiro mentre il nostro spazio si stringe sempre di più, paura che si possa correre rimanendo fermi, paura che quella passione, quel desiderio si spenga rimanendo al buio per sempre. Dopo questo incontro così magico e così perfetto ci siamo salutati con un addio senza capirci a fondo, senza scoprirci, senza far apparire i nostri difetti, mantenendo vivo per sempre il ricordo della perfezione.

Il nostro amore

È un vento che ci sfiora dolcemente,

Ci avvolge e si unisce al nostro respiro

Ci nutre di speranza, dolcezza e di piacere puro,

Illuminando due cuori ed un anima,

Che si abbracciano tra di loro

Infrangendo qualsiasi regola con la sua passione.

E' il tuo amore, il mio, il nostro...

Nora Demaj

Al Direttore

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

WhatsApp Segui il canale di Targatocn.it su WhatsApp ISCRIVITI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium