Finalizzato l'acquisto (per circa 80mila euro) del fabbricato destinato a ospitarlo, l’Amministrazione comunale guidata da Renato Maiolo sta portando avanti l’ambizioso progetto per realizzare nel centro roerino un museo dedicato alla alla cultura materiale dei paesaggi vitivinicoli inseriti dall’Unesco nella sua World Heritage List.
L’intenzione è quello di trasformare la cascina di frazione San Lorenzo e i suoi 4mila metri di terreni in una struttura didattico-formativa. Un centro di ricerca che operi per il recupero e la salvaguardia degli antichi vitigni come delle rare varietà di piante da frutto un tempo coltivate nella zona, allestendo piantagioni che ne permettano lo studio, con un occhio di riguardo per le essenze tartufigene.
Fondamentale per l’avanzamento del progetto è stato il rapporto stretto con l’Università degli Studi di Torino e con alcuni docenti (tra questi quali Enrico Basso, Damiano Cortese, Laura Bonato, Pierpaolo Merlin, Enrico Lusso, Francesco Panero, Lia Emilia Zola e Marco Novarino), che insieme ai loro studenti saranno il motore del futuro Museo dell’Agricoltura e del collegato Centro Studi.
All’iniziativa collaborano inoltre il Comune di La Morra, l’associazione culturale Antonella Salvatico-Centro Internazionale di Ricerca su Beni Culturali (dalla quale l'immobile è stato acquistato, per una somma di 80mila euro) e l’Assessorato al Turismo della Regione Piemonte.
"Quello cui lavoriamo è un progetto che per le sue caratteristiche non ha pari in Italia – spiega il sindaco santostefanese Renato Maiolo –. La nostra intenzione è quella di promuovere la cultura del lavoro contadino attraverso un centro studi che possa essere al contempo un’attrazione per turisti e scolaresche. Per completarlo serviranno fondi importanti, oltre 1 milione di euro, che il Comune attende da vari enti, ma siamo al lavoro perché si concretizzi. Sarebbe un risultato unico non solo per Santo Stefano Roero, ma per tutto il territorio".
In Breve
venerdì 19 aprile
giovedì 18 aprile