- 21 febbraio 2019, 10:36

Guido Crosetto. “Basta tentennamenti! Ora diciamo come vogliamo rilanciare il Piemonte”

Il numero due di Fratelli d’Italia tende la mano ad Alberto Cirio, ma sferza il centrodestra invitandolo ad affrontare temi concreti. Un monito a Silvio Berlusconi: “Ceda il passo a chi è in grado di portare il peso di questa nuova stagione”

Guido Crosetto. “Basta tentennamenti! Ora diciamo come vogliamo rilanciare il Piemonte”

“Il mio parere sulla candidatura di Alberto Cirio alla presidenza del Piemonte l’ho espressa in tempi non sospetti, quando anche i suoi non erano convinti e qualcuno voleva addirittura scaricarlo. Ciò premesso, dobbiamo ringraziarlo  perché ha accettato. Ma ora basta tentennamenti! Dobbiamo partire subito e dire con chiarezza quali sono le nostre idee per rilanciare il Piemonte”.

Così Guido Crosetto, numero due di Fratelli d’Italia, tende la mano all’europarlamentare albese forzista, la cui candidatura tarda ad essere ufficializzata, sferzando al contempo il centrodestra.

Crosetto vive a Roma e fa politica nella capitale, ma mantiene un occhio vigile sul Piemonte e, in particolare, sul Cuneese, dove ha mosso i primi passi come amministratore locale e dirigente di partito prima di scalare la politica nazionale.
Non c’è passaggio, specie in una fase delicata qual è quella della formazione delle liste, di cui l’ex sindaco di Marene non sia messo al corrente o che segua direttamente lui stesso in prima persona.

Conosce bene Forza Italia perché ne è stato il coordinatore provinciale e dirigente e in quel partito ha pure avuto incarichi ministeriali come sottosegretario alla Difesa.
E’ sulla scorta di quest’esperienza che ieri, da Cagliari, dov’era per la campagna elettorale (domenica si vota per le regionali in Sardegna) ha lanciato un messaggio al Cavaliere, nel giorno in cui lo stesso è tornato a polemizzare aspramente col governo.

A Berlusconi che auspica un rilancio a tre della coalizione di centrodestra e rivendica pari dignità di leadership col leader della Lega, Matteo Salvini, Crosetto manda a dire: “Fratelli d'Italia si propone come seconda gamba del centrodestra. Silvio Berlusconi deve capire che è inutile cercare di difendere una riserva indiana che si riduce sempre più. Abbia il coraggio di rendere più grande il suo vecchio progetto, caricandolo sulle spalle di chi può portarne il peso".

A ben vedere, sono le stesse ragioni, riaggiornate ai tempi, che avevano indotto lui e Giorgia Meloni a lasciare Forza Italia. Il coordinatore nazionale di Fratelli d’Italia non lo dice espressamente, ma il suo fisico parla per lui: quel peso che, per ragioni di stanchezza e di anagrafe il Cav non è più in grado di sopportare, lui, insieme alla Meloni, è disposto ad accollarselo, trattando alla pari con Salvini.

Crosetto pare fermamente intenzionato a lasciare la Camera (probabilmente il 27 l’aula di Montecitorio tornerà ad esaminare le sue dimissioni, ndr), dov’è stato eletto il 4 marzo, per affrontare una candidatura alle europee.

Dopo il voto del 26 maggio (europee, regionali e comunali) il quadro politico nazionale subirà verosimilmente nuovi scossoni: il gigante di Marene vuole farsi trovare pronto a fare la sua parte.

E mentre guarda alla grande politica, non trascura la Granda: “Fratelli d’Italia ha diritto ad esprimere un proprio candidato sindaco. Che sia Alba o Saluzzo poco importa. Ciò che conta – dice - è che il nostro ruolo venga riconosciuto”.

Giampaolo Testa

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