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Viabilità | 22 febbraio 2019, 15:29

Completamento dell'Asti-Cuneo annunciato da Toninelli: per la Lega "una risposta concreta e di buonsenso", per l'assessore Balocco un "grosso regalo al concessionario"

Due pareri opposti su quanto annunciato ieri dal ministro Toninelli, nelle dichiarazioni di Bergesio e Gastaldi da un lato e dell'assessore regionale ai Trasporti dall'altro

Completamento dell'Asti-Cuneo annunciato da Toninelli: per la Lega "una risposta concreta e di buonsenso", per l'assessore Balocco un "grosso regalo al concessionario"

“Faremo l’autostrada senza consentire che l’investimento vada a carico dei pedaggi pagati da chi viaggia lungo la A4. - ha dichiarato ieri il ministro dei Trasporti Toninelli riferendosi all'Asti-Cuneo. - Si va infatti verso uno schema di intesa per cui il gestore spenderà i 350 milioni circa che servono per completare l’opera e otterrà una remunerazione intorno al 7%, recuperando gli esborsi grazie esclusivamente al valore di subentro della concessione sulla A4".

Nel frattempo la Granda si sta mobilitando per chiedere il completamebto dell'autostrada, 9 chilometri, attesi da anni. Varie le iniziative in campo: dall'incontro di domani alle 10.30 in sala San Giovanni a Cuneo, atteso anche l'ex ministro Del Rio oltre al presidente del Piemonte Sergio Chiamparino, fino alla protesta del 26 febbraio a Roreto di Cherasco, attraversata da centinaia di camion ogni giorno. Proprio perché manca quel tratto di A33. 

Le parole di Toninelli sono una buona notizia per il territorio? I pareri su quanto dichiarato ieri - a seguito di un incontro con il concessionario - sono discordanti.

C'è la voce della Lega, nelle parole del sen. Giorgio Maria Bergesio e dell’on. Flavio Gastaldi, parlamentari della Granda. “Dopo anni di ritardi e scelte sbagliate dei governi precedenti, questo governo finalmente dà risposte concrete sul fondamentale collegamento della Asti-Cuneo. Le parole dell’esecutivo sul completamento dell’infrastruttura sono per noi motivo di soddisfazione, è un segnale positivo per un’opera attesa da tempo dalla provincia di Cuneo, come più volte da noi sostenuto in questi ultimi mesi - e come condiviso con lo stesso Ministro - a un costo enorme per le imprese, le famiglie e per tutti coloro che operano sul nostro territorio, con oltre 100 milioni di euro annuo stimati. Fin da subito, questo governo si è adoperato per trovare una soluzione all'insegna del buonsenso. Siamo certi che l’autostrada verrà conclusa in tempi brevi e faremo attenzione affinché ciò accada: è un risultato importante per un’opera che rappresenta l’unico vero collegamento autostradale con il nord est del nostro Paese per la provincia di Cuneo. Al Ministro abbiamo chiesto di prestare la massima attenzione al mantenimento delle aperture delle aree di servizio sulla tratta Torino-Savona, che rappresentano non solo un punto di sosta, ma anche un punto vendita di promozione e divulgazione dei prodotti e delle iniziative del nostro territorio”.

Di parere opposto l'assessore ai Trasporti Francesco Balocco, che appartiene al Partito Democratico. Per lui si tratta di un regalo al concessionario. 

Dopo nove mesi di promesse il Ministro Toninelli annuncia di aver trovato una soluzione per sbloccare lo stallo sull’Asti-Cuneo, ma quella prospettata dal Ministro è in realtà un grosso regalo al concessionario. Remunerare il costo dell’Asti-Cuneo con un incremento del subentro sull’A4 significa di fatto rendere impossibile il subentro stesso (o quanto meno avvantaggiare notevolmente l’attuale concessionario in caso di nuova gara) e quindi di fatto concedendo una proroga all’infinito al gruppo Gavio. Inoltre questa soluzione smonta l’impostazione già concordata con la Commissione Europea relativa la cross-financing che prevedeva il completamento dell’A33 a fronte di una miniproroga di 4 anni sulla concessione della Milano-Torino. Questa soluzione avrebbe consentito di avviare da subito i cantieri. Ora l’ipotetico accordo annunciato dovrà superare nuovamente il vaglio della Commissione Europea e, ammesso che l’esito sia favorevole (ipotesi tutta da dimostrare), i tempi saranno decisamente molto lunghi e il territorio rimarrà ancora per anni senza quest’opera fondamentale. Di questo e di altre infrastrutture a partire dalla Torino-Lione e dei collegamenti tra Italia e Francia, parlerà domani il Presidente Chiamparino a Cuneo.  

 

BSimonelli

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