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Al Direttore | 23 febbraio 2019, 17:15

“Grazie agli operatori del Santa Croce di Cuneo che si stanno prendendo cura di mia figlia come angeli custodi”

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di una nostra lettrice

Foto scattata dalla mamma di Elettra

Foto scattata dalla mamma di Elettra

Egregio direttore,

sono Althea Di Liberto, vivo a Bra, e ho 31 anni.

Sono felicemente spostata con Claudio, ho due bimbi fantastici, Asia e Mattia.

Ad agosto 2018 ho scoperto con felicità di essere incinta: da lì è nata una catena di strani eventi per i quali, secondo qualcuno, avrei dovuto arrestare la gravidanza.

Secondo altri, invece, avrei dovuto provare, e vedere se andava avanti...

Nel mentre, e tra alti e bassi, la gravidanza è andata avanti, e abbiamo scoperto che Elettra sarebbe stata la nuova new entry della famiglia! Ad un certo punto, però, abbiamo avuto qualche problema: ci siamo recati ad Alba e, poi, sono stata trasferita a Cuneo, perché l’ospedale non permetteva di essere seguita nel migliore dei modi. 

Arrivata a Cuneo, i ginecologi che mi accolgono sono sicuri di sé, ma anche un po’ preoccupati, vista la situazione della mia placenta che stava invadendo troppo tessuti dove non doveva esserci.

Qui mi arriva la notizia: mi fermo in ospedale finché Elettra non nasce! Un altro sacrificio, che ho comunque affrontato: d’altronde c’è chi sta peggio di me! 

Con forza andiamo avanti e arriviamo a 32 settimane e tre giorni: quando i medici mi hanno studiato un intervento molto dedicato.

Queste le premesse per ringraziare innanzitutto lo staff di Ostetricia: sono veramente persone splendide, hanno sempre il sorriso sulla bocca e portano sempre positività.

Ringrazio anche i ginecologi che hanno studiato e seguito la situazione in modo maniacale, mettendo in piedi un intervento difficile, che però portasse sia a me che alla bimba i minori rischi possibili!

Ringrazio tutto lo staff che ha lavorato in sala ibrida il 19 febbraio per noi. Non posso scrivere nomi, ne dimenticherei sempre uno, ma sappiate che siete persone splendide.

Peccato per il reparto, ormai un po’ datato, che avrebbe bisogno di migliorie. 

Grazie di tutto cuore a tutto lo staff della Terapia Intensiva Neonatale, che si sta prendendo cura di Elettra come se fossero angeli custodi.

Althea Di Liberto

Al direttore

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