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Politica | 05 marzo 2019, 10:14

Elezioni regionali: Chiamparino chiede al PD di Cuneo la più forte lista possibile

La squadra per le regionali dovrebbe essere composta, secondo i suoi desiderata, da Balocco, Allemano, Marello, Sibille e Peano. Se nessuno darà forfait potrà essere formalizzata a breve

Sergio Chiamparino

Sergio Chiamparino

Concluse le primarie con la netta vittoria di Nicola Zingaretti, Sergio Chiamparino vuole ora chiudere al più presto le liste, prima che il centrodestra indichi il proprio candidato e scateni tutta la sua potenza di fuoco.

Il fatto che la prima visita del segretario nazionale abbia avuto come meta il Piemonte, dimostra come quello della nostra regione sia considerato un test elettorale di assoluta rilevanza per misurare la tenuta locale (e l’eventuale inizio della riscossa nazionale) del centrosinistra. Chiamparino ha invitato tutti a deporre le armi del confronto interno e a mettere da parte le ambizioni personali, in nome di una causa che per lui, ma non solo per lui, rappresenta la madre di tutte le battaglie.

Perdere il Piemonte – ha detto in più di un’occasione – vuol dire rimettere in discussione il lavoro fatto per mettere ordine nella Sanità e riportare i bilancio regionale in alto mare, così come lo avevamo trovato dopo la sciagurata gestione Cota”.

Bando quindi alle rivendicazioni personali. Nessuno può chiamarsi fuori e meno che mai pretendere una lista stilata a propria misura, in modo da assicurarsi più agevolmente l’elezione. I personalismi non sono ammessi e ogni logica da manuale Cencelli va allontanata.

Chiamparino la lista Pd del Cuneese la vorrebbe forte e determinata, così composta: Francesco Balocco, Paolo Allemano, Maurizio Marello, Bruna Sibille e Maria Peano. La direzione regionale ha deciso che su cinque candidati, due siano donne e in questo modo l’indicazione viene rispettata.

L’unica incertezza riguarda la Sibille ed è su di lei che si sta concentrando in queste ore il pressing sia di Chiamparino che dei dirigenti del partito. Se il sindaco uscente di Bra ed ex assessore regionale, la cui presenza in lista viene considerata un importante valore aggiunto, dirà di sì, la squadra potrà essere chiusa rapidamente e portata alla segreteria regionale per le formalità di rito. Nel caso in cui il diniego della Sibille fosse irreversibile, occorrerà invece trovare un’altra donna, altrettanto forte, in grado di sostituirla degnamente.

Giampaolo Testa

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