Questo fine settimana torna l’ora legale: è tempo di spostare le lancette dell’orologio di un ora avanti alle due della notte di domani, domenica 30 marzo. Così facendo recupereremo un’ora di luce, ma perderemo sessanta minuti di sonno.
Il cambiamento ha effetti positivi sull’ambiente visto l’allungamento della ore di luce nella giornata e il risparmio di energia elettrica e di emissione di anidride carbonica. Durante questo cambio tuttavia si possono verificare disturbi all’organismo come aumento dello stress, malumore e fatica visto il drastico cambiamento del bioritmo dovuto al cambiamento d’orario.
Ma da quanto tempo è stata introdotta l’ora legale e come è nata?
Le sperimentazioni su questo spostamento di orario si sono compiute nel 1916 in Inghilterra ai tempi della Prima Guerra Mondiale, proprio per una misura d’emergenza durante il conflitto del 15-18 basata proprio sul risparmio energetico. Misura adottata anche in Italia per diversi anni abolita al termine del conflitto intorno al 1920. Tra il 1940 e il 1948 fu abolita e ripristinata diverse volte a causa della Seconda guerra mondiale. In tale occasione si ebbe il periodo di massima durata dell'ora legale: dal 14 giugno del 1940 al 2 novembre 1942. Fu poi reintrodotta tramite la legge legge 503 nel 1966 utilizzata per quattro mesi, poi estesa a sei nel 1980. Ora in Europa si parla di abolizione, ma starà ad ogni stato decidere se continuare ad adottarla o meno.
Intanto fino a domenica 27 ottobre, quando tornerà in vigore l'ora solare, si potrà godere di maggiore luce nelle ore serali.
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