Ceva: delibera consiliare per scongiurare un potenziale danno da 2 milioni di euro

"Lunedì 8 aprile l'attuale amministrazione ha assunto una delibera con il proposito di ripristinare gli equilibri originari sottoscritti con l'atto del 14 giugno 1985, con l'intento di evitare il concretizzarsi di un possibile danno patrimoniale all'ente comunale che potrebbe superare i 2 milioni di euro. La delibera, votata all'unanimità, è stata assunta allo scopo di tutelare l'interesse pubblico e per salvaguardare il patrimonio comunale".  

Con queste parole il Comune di Ceva ha motivato l'adozione di un provvedimento fondamentale per l'intera città: "Il Comune di Alba - spiegano dal palazzo municipale - sta procedendo nell'organizzazione della gara di appalto per l'affidamento della gestione e distribuzione del gas metano di tutta l'area d'ambito, nella quale è compreso il Comune di Ceva. In questo contesto, è stata analizzata la documentazione in essere del comune di Ceva, tra cui l'atto redatto il 14 giugno 1985 previa delibera numero 58 del Consiglio comunale del 22 marzo 1985; in questo accordo tra Comune e concessionario era previsto che gli impianti posati nei primi 10 anni restassero gratuitamente in capo al Comune di Ceva alla conclusione del contratto prevista per il 31/12/2020".

Tuttavia, "il 30 marzo 2006 fu stilato un atto aggiuntivo, preceduto dalla delibera numero 46 del Consiglio comunale del 28 novembre 2005, mediante i quali gli impianti e i cespiti di cui sopra venivano ceduti alla concessionaria, alla luce di una nuova scadenza fissata per legge. Tale procedura, con l'inserimento di ulteriori clausole tecniche, non ha salvaguardato l'originario equilibrio contrattuale, bensì lo ha alterato a favore di una delle parti contraenti".