Il disegno fotogenico è una tecnica fotografica che comincia la sua storia già nell’Ottocento per fini scientifici e consiste nello sfruttare la fotosensibilità dei fogli da stampa e sovrapporci degli oggetti traslucidi dei quali potesse rimanere un’impronta nitida. La tecnica risultava efficace per la realizzazione di erbari e studi sui vegetali, nel corso del Novecento, però, con l’avvento delle avanguardie, questa pratica viene ripresa con intenzioni estetiche: vengono esposti i rayogrammi di Man Ray, le schadografie di Christian Schad fino a vedere il processo impiegato anche da artisti italiani come Paolo Veronesi.
Questo procedimento fotografico - Lumen Print - è applicato anche nei lavori di Danilo Pedruzzi, fotografo originario di Bonate Sotto (BG), che negli ultimi anni ha aggiornato la tecnica realizzando delle impronte di fiori e piante per comporre quadri ispirati alla natura. La Biblioteca Civica di Cuneo ha scelto trenta quadri della sua produzione che saranno esposti a partire dal 12 aprile fino all’11 maggio presso il salone al primo piano.
Questo procedimento fotografico - Lumen Print - è applicato anche nei lavori di Danilo Pedruzzi, fotografo originario di Bonate Sotto (BG), che negli ultimi anni ha aggiornato la tecnica realizzando delle impronte di fiori e piante per comporre quadri ispirati alla natura. La Biblioteca Civica di Cuneo ha scelto trenta quadri della sua produzione che saranno esposti a partire dal 12 aprile fino all’11 maggio presso il salone al primo piano.
La mostra ha l’intenzione di proporre una riflessionae sul parallelismo tra l’impronta lasciata con il Lumen Print e quella della xilografia di un tipico erbario d’epoca. Nello specifico verrà offerto al pubblico un raro scritto del Cinquecento, Histoire des plantes, realizzato dallo scienziato Leonhart Fuchs. In entrambi i casi la rappresentazione è quella di vegetali, ma l’uno a scopo artistico e l’altro di carattere botanico.
L’esposizione è visitabile negli orari di apertura della biblioteca, in via Cacciatori delle Alpi 9. Inoltre, la biblioteca ricorda la possibilità di utilizzare la sala espositiva per eventuali conferenze e proposte culturali.