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Attualità | 19 aprile 2019, 11:50

Il senatore Mino Taricco interroga il ministro della Giustizia Bonafede sulla riapertura dell’immobile dell’ex Tribunale di Saluzzo

Interrogazione a firma anche di altri tredici parlamentari, per chiedere una pronta e veloce soluzione che permetta immediatamente il riutilizzo dell’immobile per evitare che diventi così uno spreco di denaro ed un vuoto urbano fatiscente ed abbandonato

Il senatore Mino Taricco interroga il ministro della Giustizia Bonafede sulla riapertura dell’immobile dell’ex Tribunale di Saluzzo

A seguito del della riforma della geografia giudiziaria, l’“ex Tribunale” di Saluzzo, il cui immobile è di proprietà comunale, è stato soppresso e gli uffici giudiziari facenti capo al circondario di Saluzzo sono stati accorpati al Tribunale di Cuneo, ad eccezione dei giudici di Pace, che sono rimasti sul territorio

Nel maggio 2016 lo stesso Comune di Saluzzo ha presentato istanza alla Conferenza permanente presso il Tribunale di Cuneo per il riutilizzo delle parti dell’edificio rimaste inutilizzate, per la riallocazione di uffici pubblici di diverse amministrazioni, alla ricerca di spazi per il mantenimento dei servizi pubblici in Città, tra le quali la Polizia Stradale e l’Asl Cn1

Nel gennaio 2017 – spiega il senatore Mino Taricco - la Conferenza permanente presso il Tribunale di Cuneo ha espresso il proprio assenso al riutilizzo dei locali, subordinando tale possibilità all’ottenimento del nulla osta del Ministero della Giustizia, e si veniva a sottolineare, per voce del Comune di Saluzzo, l’esigenza di ricollocazione della sede di Polizia Stradale, sfrattata dall’immobile di proprietà privata in cui ha sede e degli uffici dell’Asl e di altre amministrazioni pubbliche, risolvendo anche in tal senso annose problematiche territoriali, rinnovando, nel Dicembre 2018, nuovamente la richiesta di nulla osta al Ministero della Giustizia.

Attraverso la rivisitazione della riforma del 2012, nella quale si prevede la possibilità di ripristino delle sedi giudiziarie soppresse, - punto programmatico di questo Governo -  il Consiglio comunale di Saluzzo ha dato mandato al sindaco Mauro Calderoni di porre in essere le opportune iniziative politiche, da valutarsi con gli organi istituzionali competenti, per la riapertura del Tribunale di Saluzzo e della relativa Procura della Repubblica, in un’ottica di incremento della competenza territoriale di riferimento e di un’adeguata dotazione organica, sia nella componente riferibile ai magistrati sia del personale ausiliario, fermo restando la necessità ed urgenza dell’insediamento del distaccamento Polstrada, compatibile con la riapertura del Tribunale.

Ho voluto interrogare il Ministro della Giustizia per chiedere azioni risolute, coordinate e concrete nell’interesse generale nell’ottica di ottenere una soluzione che permetta, nell’immediato, il riutilizzo dell’immobile, ormai necessario ed improrogabile, mantenendo così in efficienza un edificio che altrimenti rischierebbe un rapido degrado ed iniziative urgenti per un esito positivo considerando la rilocalizzazione della Polizia Stradale al suo interno, mantenendo un servizio di pubblica sicurezza per la Comunità nello specifico e per tutto il territorio piemontese, anche nell’auspicabile collaborazione istituzionale tra pubbliche amministrazioni e nell’interesse dei cittadini, non solo del Saluzzese, in un’ottica di nuova fruizione funzionale, per evitare che diventi così uno spreco di denaro pubblico ed un vuoto urbano, fatiscente ed abbandonato”.

redazione

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