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Attualità | 19 aprile 2019, 14:41

Con l’apertura dell'ospedale 5mila veicoli in più al giorno sulla Sp7: in Provincia il punto sulla viabilità tra Albese e Braidese

Ai piedi di Verduno confermato il senso unico per i mezzi pesanti. Allo studio anche misure per la Fondovalle. La concessionaria autostradale anticipa le soluzioni previste affinché il futuro cantiere per il completamento dell'A33 non intralci il traffico locale

La nuova rotatoria al piedi dell'ospedale di Verduno (archivio)

La nuova rotatoria al piedi dell'ospedale di Verduno (archivio)

A che punto sono i lavori stradali nell’Albese e Braidese? Per fare il punto aggiornato della situazione la Provincia ha convocato a Cuneo giovedì 18 aprile un incontro con gli amministratori locali e i tecnici. Scopo: valutare gli esiti dei lavori appena conclusi, programmare la seconda fase di interventi e definire le soluzioni migliori per limitare i disagi legati ai prossimi cantieri.

Al tavolo erano presenti, oltre ai consiglieri provinciali Massimo Antoniotti e Roberto Passone (sindaco di Novello), i sindaci di Bra (Bruna Sibille), Verduno (Alfonso Brero), Monchiero (Giovanni Bottino), i rappresentanti e polizia municipale dei Comuni di Cherasco, La Morra, Roddi, oltre ai rappresentanti di Confartigianato Trasporti con Aldo Caranta e Johannes Meineri, Confindustria con il vice direttore Valerio D’Alessandro e i rappresentanti della società Autostrada Asti-Cuneo con Sergio Bloise.

La relazione tecnica è stata affidata al dirigente del Settore Viabilità della Provincia, Giuseppe Giamello e al responsabile Scr Piemonte, Claudio Trincianti, che hanno illustrato i lavori appena conclusi per la strada Bergoglio a Roreto di Cherasco, la sistemazione dell’innesto con rotatoria a Sommariva Bosco, l’adeguamento della Provinciale Cherasco-Bra con rotatoria sulla Statale 231 e la nuova rotatoria all’imbocco della diramazione stradale per l’ospedale di Verduno.

Nel valutare i primi effetti legati alla nuova viabilità, sono emersi aspetti positivi e alcune criticità relative alla nuova regolamentazione del traffico pesante. In particolare, il divieto di accesso in salita sulla strada Bergoglio per i camion che arrivano da Asti-Alba che devono percorrere in salita strada Orti a Bra (per quelli che arrivano dalla Fondovalle Tanaro è consentita la salita sul Bergoglio) e il senso unico ai mezzi pesanti che possono transitare sulla Provinciale 7 verso l’ospedale di Verduno solo in direzione Alba-Pollenzo e non in direzione Pollenzo-Alba (viabilità alternativa in direzione della Strada Statale 231).

Alle osservazioni di Confartigianato Trasporti (vice presidente Caranta) che ha lamentato forti penalizzazioni per gli autotrasportatori cuneesi anche rispetto ai colleghi di imprese straniere, hanno risposto i consiglieri Antoniotti e Passone parlando di una fase provvisoria e assicurando la convocazione a breve di un successivo tavolo tecnico ristretto per valutare insieme agli esperti e alla polizia locale tutte le possibili soluzioni alternative. E’ stato definito come “caso studio” anche la proposta di una nuova regolamentazione del traffico pesante sull’itinerario Fondovalle Tanaro-Barolo-Monforte-Monchiero dopo la chiusura del cantiere lungo la Provinciale 58 nel tratto Novello-Fondovalle Tanaro.

Nella seconda parte dell’incontro sono stati illustrati i nuovi interventi stradali, opere complementari all’autostrada A33 Asti-Cuneo, come concordato con la Regione Piemonte il 5 aprile a Torino. Il  “pacchetto di opere” è destinato al Ministero delle Infrastrutture di Roma (Mit) affinché le inserisca nella trattativa con il concessionario per il completamento della A33, trattativa subordinata all’esito della procedura che il Governo italiano ha in corso e sulla quale al momento non c’è chiarezza.

Come già segnalato i lavori riguardano:

Strada Provinciale 7. Variante di Pollenzo e relativi adeguamenti, collegamento tra il ponte di Pollenzo e via Nogaris nel comune di Bra per un importo di circa 2,5 milioni di euro.

Ad Alba la realizzazione del “Terzo ponte” sul Tanaro ed opere di collegamento alla viabilità esistente e lo svincolo del Mogliasso e viale Cherasca (mini tangenziale di Alba), per un importo di circa 28 milioni. Lo scopo è quello di alleggerire il traffico nel centro città (piazza Savona), da cui oggi tutti sono costretti a passare.

Allargamento della Strada Provinciale 7. Dopo i lavori di realizzazione della rotatoria sulla strada provinciale 7 per l’innesto della strada del nuovo ospedale (via Tanaro) è prevista, tra le opere complementari all’autostrada Asti-Cuneo, l’allargamento della stessa provinciale 7 per un importo di circa 28,6 milioni di euro, di cui circa 7,5 milioni per il ponte di Pollenzo anche in previsione dell’apertura del nosocomio e del traffico in aumento di circa 5.000 mezzi al giorno. Nel frattempo, il senso unico ai mezzi pesanti solo in direzione Alba-Pollenzo e non in direzione Pollenzo-Alba, con l’alternativa della Strada Statale 231 sembra inevitabile. Anche di questo si parlerà al tavolo tecnico ristretto.

L’urgenza di realizzare al più presto le opere complementari all’autostrada A33 Asti-Cuneo è stata sottolineata anche dai sindaci di Bra, Sibille, e di Verduno, Brero, che le hanno definite indispensabili soprattutto per Braidese e Roero.

In particolare, si attende con impazienza che il Governo faccia chiarezza sul nodo dell’autostrada nel definire il problema con l’Unione Europea e passare poi alla fase di realizzazione concreta. Ed è stato proprio il rappresentante della società Autostrada Asti Cuneo, Bloise a concludere il tavolo di confronto illustrando l’intervento previsto che comprende la predisposizione di strade di servizio utilizzando un ponte Bailey, strade comunali e piste esistenti che serviranno ad approvvigionare il cantiere autostradale senza andare ad intralciare la già difficile condizione del traffico nella zona.

Redazione

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