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Economia | 22 aprile 2019, 06:00

Canapa legale: crescono i posti di lavoro nel settore

La legalizzazione della cannabis è avvenuta in seguito ad alcuni eventi storici che hanno ritrasformato il modo di vedere questo materiale, tanto antico quanto potente

Canapa legale: crescono i posti di lavoro nel settore

Cannabis e lavoro. Due concetti che messi insieme, fino a poco tempo fa, potevano sconvolgere anche la persona più insensibile. La legalizzazione della cannabis è avvenuta in seguito ad alcuni eventi storici che hanno ritrasformato il modo di vedere questo materiale, tanto antico quanto potente. Colpa forse di una società troppo poco informata.

La canapa, infatti, è uno dei materiali con il maggiore potenziale esistente, ma pochissimi conoscono le sue origini. Nell’antichità veniva utilizzata per soddisfare praticamente qualsiasi tipo di richiesta. La tipologia di canapa responsabile dei tipici effetti psicoattivi è la cannabis indica, coltivata principalmente in Oriente. Ciò che la diversifica dalla canapa sativa, maggiormente coltivata in Europa, è la percentuale di THC contenuto all’interno della resina.

In passato veniva utilizzata particolarmente nel settore tessile, per la fabbricazione di tessuti particolari, vele di navi e robuste corde di vario tipo. Non solo, la canapa indica in Oriente veniva utilizzata nel settore farmaceutico in veste di analgesico, antidolorifico e antidepressivo ed era considerata il farmaco più efficace in assoluto. Era famosa negli anni Trenta negli Stati Uniti, a causa dell’ingente uso a livello industriale. L’uso della canapa all’interno dei settori produttivi aveva dato vita ad un tipo di industria sostenibile, ma questo non era in linea con le correnti di pensiero e gli interessi commerciali dei big industriali dell’epoca. L’avvento delle sostanze chimiche e di alcune coalizioni favorevoli ai nuovi materiali spedirono l’utilizzo della canapa in secondo piano.

Anche il Messico giocò un ruolo fondamentale. I continui conflitti con gli Stati Uniti per questioni di confine favorirono l’odio verso questi ultimi, sferrando un colpo che portò scompiglio tra l’opinione pubblica. Identificarono la canapa con il nome di “marijuana” e l’etichettarono come “droga pericolosissima”. Il caso volle che quello fosse un periodo di forte crisi economica e psicologica per l’America, così, approfittando della situazione, il 1937 vide l’affermarsi di un iper-proibizionismo della canapa, non sapendo che quello era solo l’innocente medicinale utilizzato fino a quel periodo. Se non fosse stato per la confusione creatasi probabilmente oggi la canapa verrebbe ancora coltivata senza nessun problema.

Canapa legale, come si è trasformata nel tempo?

Negli ultimi anni la necessità di avvicinarsi ad un tipo di produzione più sostenibile per l’ambiente portò a rivalutare l’utilizzo della canapa all’interno degli stabilimenti industriali. Il mercato della cannabis ebbe dunque una svolta, che portò alla progressiva legalizzazione della tanto temuta sostanza, ma solo a scopo ricreativo. Il suo utilizzo in bioedilizia come materiale isolante sta crescendo notevolmente e si prevede una crescita sempre grande del suo valore economico. Solo in Italia, secondo la Coldiretti, il mercato della canapa sativa potrebbe creare almeno diecimila posti di lavoro e una riqualificazione delle strutture ormai in disuso che potrebbe portare il giro di affari fino a 1,5 miliardi di dollari. Addirittura si valuta una proposta di distacco dal mercato estero, in favore di una filiera 100% italiana. In America ha creato un plus di posti di lavoro pari al 44% solo nel 2018, e si prevede un aumento di un ulteriore 20% nel 2019. Attualmente il boom risiede in Florida e in Nevada, dove i posti di lavoro a tempo pieno sono aumentati rispettivamente di 9000 e 7500.

Quali sono i prodotti a base di canapa legale più venduti?

Royal Cookies

Come confermato anche dal noto portale sulla canapa legale Justbob.it, Royal Cookies è uno tra i prodotti di cannabis legale più richiesti in Italia in quanto il suo sapore è molto gradito. Contiene CDB in quantità pari al 22%. Il CBD è una sostanza non psicoattiva contenuta nella resina è può essere usato a scopi curativi. Ad effetto rilassante, può alleviare infiammazioni, patologie come il diabete e schizofrenia, nonché problemi cardiovascolari. Il suo nome deriva dalla somiglianza in gusto e volume con i classici biscotti, ed ha un sapore fruttato.

Mango Haze

Questo prodotto presenta un valore di THC inferiore allo 0,5% e un elevato contenuto di CBD. E’ una tipologia di canapa sativa molto richiesta, in quanto uno dei suoi punti di forza è il gusto che ricorda i frutti esotici, come il mango e la papaya. Arriva da una coltivazione biologica ad alta quota di tipo indoor, in cui vengono utilizzate piante NO OGM.

Master Kush

Indiscutibilmente definita come la regina della cannabis legale. Un valore di CBD che supera il 21% e un valore di THC inferiore allo 0,5% la rendono a tutti gli effetti la tipologia più simile alla canapa indica. Il sapore è molto forte ma allo stesso tempo è qualcosa di afrodisiaco anche per i palati più raffinati. Viene coltivata in condizioni di ossigenazione praticamente estreme ed è vigilata in continuazione per garantire i migliori risultati.

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