"Perché a Mondovì e dintorni non si costruisce uno skate park? È pieno di ragazzini che vorrebbero andarci! Magari si starebbe meno in casa a giocare alla PlayStation. Lo skateboard diventerà probabilmente disciplina olimpica...".
Il riferimento ai Giochi olimpici, di primo acchito, potrebbe essere interpretato come un elemento rafforzativo nell'ambito della perorazione della suddetta causa, ma, attribuendogli una lettura più approfondita, si comprende quanto invece sia utile a sensibilizzare il destinatario di queste parole (il sindaco di Mondovì, ndr) in merito al potenziale ascendente che l'iniziativa eserciterebbe sui giovani monregalesi in chiave ludico-sportiva.
Se poi, a quest'analisi, si aggiunge il nome della sua autrice, l'ex nuotatrice olimpica Federica Biscia, semifinalista alla rassegna a cinque cerchi di Sydney, nel 2000, ecco che ci si accorge della necessità di non far cadere nel vuoto il suo appello, provando magari a perseguirlo con efficacia.
Indubbiamente, uno skate park cittadino, a Mondovì, avrebbe il suo fascino e difficilmente rimarrebbe inutilizzato, considerando che potrebbe essere sfruttato anche dagli appassionati di monopattino, bici, pattini e monociclo, discipline, con particolare riferimento a quest'ultima, piuttosto praticate all'ombra della torre civica del Belvedere.
Una prima richiesta in tal senso, a dire il vero, era già pervenuta al primo cittadino, Paolo Adriano, nell'estate del 2017, a poche settimane di distanza dal suo insediamento: a indirizzargli una missiva, allora, fu Giacomo, un ragazzino di 11 anni residente nel rione Borgato, che offrì all'amministrazione i suoi 10 euro per la realizzazione proprio di uno skate park, aggiungendo che "qua a Mondovì non ce n'è uno, ma renderebbe più sicure le strade, perché i ragazzi non si recherebbero sui marciapiedi, e permetterebbe di organizzare eventi sportivi".
Alla lettera Adriano rispose affermando che "abbiamo in programma la realizzazione di uno skate park pubblico, ad utilizzo gratuito, proprio in risposta alle tante richieste ricevute. Stiamo valutando la sua possibile localizzazione, affinché i ragazzi possano al più presto contare su uno spazio dedicato e sicuro".
A più di un anno e mezzo di distanza da tale promessa, i tempi saranno finalmente maturi? Questo è ciò che auspicano Federica Biscia e tanti giovani monregalesi.