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Attualità | 23 aprile 2019, 11:01

Regione Piemonte: sindacati soddisfatti per il nuovo contratto dei forestali

Valmaggia: “Dopo anni di attesa si è data una risposta concreta a un settore prezioso per la cura del territorio”. Le sigle sindacali: “Un notevole passo in avanti, che non era affatto scontato”

Regione Piemonte: sindacati soddisfatti per il nuovo contratto dei forestali

La Giunta Chiamparino, su proposta dell’assessore, Alberto Valmaggia, ha recepito l’accordo preliminare firmato, in precedenza, dallo stesso assessore con le organizzazioni sindacali, per il rinnovo del contratto integrativo dei lavoratori forestali della Regione. Riguarda, al momento, 435 addetti, ma con le ultime assunzioni si sta di nuovo arrivando all’organico previsto di 471 persone. Il provvedimento, oltre a rivedere la tutela lavorativa e la rappresentanza sindacale, riconosce le indennità per la professionalità messa in campo dagli operatori e i nuovi importi maggiorati riguardanti il salario integrativo regionale. Come l’aumento retributivo mensile lordo previsto per gli operai a partire dal 1º gennaio 2019: primo livello-36,22 euro; secondo livello-39,11 euro; terzo livello-40,2 euro; quarto livello-42,01 euro; quinto livello-44,55 euro. E per gli impiegati che va da 34,96 euro del primo livello ai 53,13 euro del sesto livello. “Dopo anni di attesa - sottolinea l’assessore Valmaggia - si è data una risposta concreta a un settore prezioso per la cura del territorio e la prevenzione dai rischi del suo dissesto idrogeologico. Sono fatti concreti, sicuramenti migliorabili, ma che dimostrano l’attenzione e la stima mia personale e dell’assessorato verso tutti i forestali piemontesi: operatori delle cui capacità la nostra regione non potrebbe fare a meno. Il loro lavoro è insostituibile per le nostre comunità, soprattutto nelle zone marginali”.

Molto soddisfatti sono anche i sindacati. “La trattativa è partita in salita - dicono i rappresentanti di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil - con la preoccupazione di indebolimento di un comparto che non riusciva a chiudere il contratto dal 2011 e con il forte rischio di una lunga agonia la quale avrebbe portato, come in altre regioni, al depauperamento e alla parola fine della manutenzione pubblica del territorio a favore dei privati, rischiando di perdere la grande professionalità acquisita e dimostrata dai lavoratori addetti alla sistemazione idraulica forestale del Piemonte. Invece, dopo mesi di trattativa si è finalmente raggiunto l’accordo riportando al centro il lavoro forestale e conquistando molte migliorie sindacali ed economiche”.

In sostanza? “I risultati ci consentono di recuperare occupazione, di avere la garanzia di un numero di addetti minimo utile per l’efficienza dei cantieri, di riconoscere alcune nuove professionalità. I Comitati paritetici provinciali garantiranno ai lavoratori il diritto alla formazione e alla loro conseguente crescita professionale, condizioni normative di miglior favore rispetto al precedente contratto, aumento salariale e rilancio del settore. Certo, otto anni di contrattazione non si riescono a recuperare facilmente. Ma il percorso avviato porterà a un reale recupero del potere d’acquisto dei lavoratori del comparto che, tra l’altro, dal 2009, devono anche fare i conti con il mancato rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale. Si tratta di un notevole passo in avanti, che non era affatto scontato”.

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