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In Breve

| 15 maggio 2019, 21:58

L'assessore regionale Balocco interviene sulla "bufala della Asti-Cuneo"

Ecco il racconto sulla sua pagina Facebook dell'ultima seduta del CIPE a Roma

L'assessore regionale Balocco interviene sulla "bufala della Asti-Cuneo"

La Bufala dell’Asti-Cuneo che avrebbe dovuto vedere i cantieri partire entro l’estate è stata definitivamente smascherata nell’ultima seduta del CIPE prima del 26 Maggio alla quale ho partecipato. Già nella sessione mattutina del PreCIPE l’argomento non era stato discusso e la informativa del governo nemmeno presentata. Si è vociferato per tutto il giorno di una imminente nota da parte della Commissione Europea che avrebbe dato il via libera all’operazione Toninelli, ma questo parere ovviamente non è arrivato, né formalmente né informalmente.

Al CIPE una mesta nota del MIT ci ha informati (con Chiara Gribaudo) di ciò che era già ampiamente noto ovvero che secondo il MIT la proposta Toninelli è sostanzialmente equivalente a quella di Del Rio (semplicemente sostituisce la proroga sulla A4 con un aumento del subentro) e quindi in linea di massima già approvata dalla Commissione Europea che comunque verrà “adeguatamente informata sul prosieguo dell’iter”.

Quindi formalmente il CIPE non dà il via libera (ha solo preso atto della nota) a niente, e nulla cambia rispetto a prima, nemmeno per il fatto che siano partite le procedure per gli esprori. Insomma un grosso spot elettorale senza nulla di concreto.

Resta da capire il senso di tutto ciò. Se si riteneva che il precedente accordo si configurasse come un regalo al concessionario, quella di Toninelli, rispetto alla proposta Del Rio, è semplicemente un regalo dello stesso valore, ma diverso nell’oggetto. Infatti sostanzialmente il MIT, nella sua nota, dice che le due proposte si equivalgono in termini di vantaggi per il concessionario e quindi nulla cambia nei confronti della autorizzazione della UE (che pertanto secondo il MIT non è necessaria).

Ma se anche così fosse il Governo deve rendere conto del tempo che ha fatto perdere alla Provincia di Cuneo e a quella di Asti (più di un anno) per non aver voluto portare avanti l’accordo già raggiunto da Del Rio con l’Europa, che avrebbe consentito di far partire i cantieri già ad Aprile dello scorso anno. Delle due l’una o non era un regalo prima (e allora perché tutto questo pasticcio?) o quello attuale lo è allo stesso modo (e quindi come la mettiamo?).

Semplicemente al concessionario non cambia nulla (anzi noi sosteniamo che l’aumento del valore di subentro gli fornirà un vantaggio significativo alla scadenza della concessione garantendone difatto una proroga a vita), e completerà i lavori dell’asti Cuneo solo in cambio della possibilità di rientrare dell’investimeno. Che piaccia o no così funzionano le concessioni private.

Se Toninelli e gli esponenti locali di Lega e 5 stelle se la sentono di esultare facciano pure, ma quando crei un problema non puoi vantarti di averlo risolto senza coprirti di ridicolo.

Comunicazione politico elettorale

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