Attualità - 22 maggio 2019, 14:32

Le colline Unesco protagoniste del patto sul turismo tra Italia e Cina

Dopo il gemellaggio coi Terrazzamenti del Riso di Honghe Hani, i Paesaggi di Langhe-Roero e Monferrato sono stati al centro della conferenza "Cultura e Turismo fra Cina e Italia" andata in scena al Museo della Scienza di Milano

Gianfranco Comaschi, presidente dell’Associazione per Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, durante il suo intervento alla Conferenza di Milano

Gianfranco Comaschi, presidente dell’Associazione per Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, durante il suo intervento alla Conferenza di Milano

Palcoscenico internazionale per l’ente che gestisce il sito Unesco Langhe-Roero e Monferrato. Il presidente Gianfranco Comaschi è intervenuto alla conferenza "Cultura e Turismo fra Cina e Italia" che si è svolta lunedì 20 maggio al Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano.

L’evento, promosso dal Governo Cinese, ha visto alternarsi sul palco i principali rappresentanti della diplomazia cinese, a cominciare dal direttore dell’Ufficio Scambi e Cooperazione internazionale del Ministero della Cultura e del Turismo, Feng Litao, e dal console cinese a Milano, Song Xuefeng.

Per il Governo italiano sono intervenute Alessandra Priante, capo ufficio delle Relazioni Internazionali del Ministero dell’Agricoltura, delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo, e Rosanna Binacchi, responsabile delle Relazioni Internazionali al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e coordinatrice dei progetti di scambio culturale inseriti nel Memorandum "La Nuova Via della Seta".

In quest’ambito spicca il ruolo dell’Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato che, in occasione della visita di Stato del presidente cinese Xi Jiping a Roma (22-23 marzo scorsi), ha siglato il gemellaggio con i Terrazzamenti del Riso di Honghe Hani, nella regione cinese dello Yunnan.

I Paesaggi vitivinicoli e la città di Verona - hanno ricordato le rappresentanti del Governo Italiano - sono capofila dell’intesa che punta a coinvolgere 15 siti italiani e cinesi iscritti alla Lista del Patrimonio Mondiale Unesco.

Il presidente Comaschi ha quindi portato all’attenzione della platea, costituita in prevalenza da grandi operatori del sistema turistico cinese, le straordinarie peculiarità dei paesaggi vitivinicoli del sud Piemonte accompagnate dalle suggestive immagini del territorio.

Come anticipato in occasione della recente visita del console Song Xuefeng, Comaschi ha riferito che l’Associazione sta già lavorando sul territorio per lo sviluppo delle attività inserite nel gemellaggio sul fronte universitario, turistico ed economico.

La conferenza di Milano ha confermato che c’è grande fermento in vista del 2020, anno della cultura e del turismo Italia-Cina.
Con oltre 3 milioni di arrivi e 5 milioni di presenze, l'Italia rappresenta la meta preferita dei visitatori cinesi e primeggia in Europa superando Francia, Germania e Spagna. Le previsioni per il 2019 sono più che rosee: le prenotazioni crescono infatti di oltre il 20% (fonte Enit). Dal canto suo la Cina lancia agli italiani una proposta di turismo esperienziale, alternativo agli itinerari più classici.

Redazione

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