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Eventi | 23 maggio 2019, 17:03

Luoghi ri-ciclabili: tra le vie di Cuneo e il Parco Fluviale organizzata la pedalata letteraria

Sabato 25 maggio, due ore di arte, natura, letteratura e poesia con Cinzia Mattei

Luoghi ri-ciclabili: tra le vie di Cuneo e il Parco Fluviale organizzata la pedalata letteraria

Cinzia Mattei ci accompagnerà sabato 25 maggio a partire dalle ore 15 per la pedalata letteraria “Luoghi ri-ciclabili” alla scoperta dei luoghi più suggestivi di Cuneo e del Parco Fluviale raccontati da poeti e scrittori.
Due ore di arte, natura, letteratura e poesia con partenza e arrivo da piazza Galimberti.

“Luoghi ri-ciclabili” è il secondo degli appuntamenti di “Nuvole a pedali” la rassegna di eventi artistici legati al mondo della bicicletta curato dall’associazione La scatola gialla dedicata ad adulti e ragazzi realizzata con il contributo della Fondazione CRC, il patrocinio del Comune di Cuneo e la collaborazione di Art.ur, Parco Fluviale Gesso e Stura e La fabbrica dei suoni.

E’ possibile partecipare alla pedalata con la propria bici o noleggiarne una presso il Parco Bike di La casa del Fiume. Per iscrizioni e informazioni: lascatolagialla@gmail.com  - tel. 388.11.62.067

Cinzia Mattei è una giovane attrice e scrittrice cuneese, le sono state fatte alcune domande, in occasione dell'evento.

Qual’è la Cuneo che ci racconterai? Cosa ti ha guidato nella scelta dei brani per “Luoghi ri-ciclabili”?
Un conto è descrivere, un altro "narrare" una città per come la si è vissuta, amata.
Gli autori dei brani hanno sentito proprio questo bisogno. La città coincide con gli anni belli della vita, da cui un racconto non solo ricco di informazioni tecniche o storiche ma filtrato dall'emozione e dal ricordo delle esperienze vissute.
Scrivere diventa pertanto il modo di soddisfare il bisogno di condividere. Condividere una natura che ha trasmesso loro la capacità assoluta di scoprire in essa tutto quello che serve per essere felici.
Ho voluto dare spazio anche a voci più storiche anche con un briciolo di nostalgia, perché credo che comunque siano fondamenta da cui è doveroso partire per qualunque meta. Meta che in questo caso sono i brani finali, più prettamente poetici e moderni.


C'è un autore o un brano a cui sei particolarmente legata?
Per la verità due autori, proprio quelli che concludono il "viaggio letterario", entrambi legati alla mia esperienza personale al Liceo Classico S. Pellico. Per Gianmaria Testa non credo ci sia bisogno di presentazioni: è una delle voci che hanno accompagnato la mia infanzia insieme ad altri cantautori, complice la passione dei miei genitori per la sua musica e il suo modo unico di creare arte con le parole.
Il secondo autore è Daniele Armando, poeta con cui ho avuto il piacere di dividere l'esperienza completa di cinque anni di liceo e di cui, nonostante ci si sia persi di vista, ho tuttora un piacevole e caro ricordo.


Cosa ti lega a questa città ed agli artisti che l'hanno raccontata?
Sono nata e cresciuta a Cuneo fino ai vent'anni, tutto è cominciato qui, compresa la mia passione per le arti performative e la mia formazione artistica. Non nascondo di avere avuto una fase in cui il rapporto con Cuneo è stato piuttosto conflittuale, coinciso con il mio trasferimento a Roma. Ciononostante, ci sono cose che alla lunga non si possono né negare né nascondere. Il fatto che a questa città devo le radici su cui ho costruito la mia vita al di fuori di essa e il mio carattere che ho scoperto più "cuneese" di quanto inizialmente ammettessi...

Quale è il tuo rapporto con la bicicletta?
Fino a poco tempo fa era un rapporto che vivevo al passato, fatto dei bei ricordi di infanzia e adolescenza nei luoghi che anche per questo ho voluto riproporre al pubblico. Dopo i vent'anni ho vissuto a Roma e a Milano per 6 anni e un po' per scomodità un po' per ragioni di sicurezza non possedevo neanche la bici, perché in quelle condizioni probabilmente non l'avrei usata.
Ora vivo nell'hinterland, in una zona periferica anche rispetto al centro del comune. Abito di fianco al Parco delle Groane, un'area che si estende per più di 8000 ettari ripartiti su più comuni della zona nord/ ovest. È un verde che, dopo anni, ho accolto con un certo sollievo sia dal punto di vista mentale che fisico. L'isolamento della zona porta di conseguenza alla familiarità con la bici anche solo per gli spostamenti logistici e alla necessità. Ultimamente mi dispiace che il ritmo della città non mi abbia permesso di godermi di più anche il lato "ludico" di questo mezzo.

Comunicato stampa

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