- 15 giugno 2019, 10:49

Con il giuramento di Calderoni si apre il secondo mandato del sindaco di Saluzzo: “Il Consiglio comunale sia il luogo del confronto alto”

Il primo Consiglio comunale del “Calderoni bis” si è svolto senza particolari tensioni, come di solito si conviene per l’assemblea d’insediamento. Gli interventi del neo primo cittadino, del capogruppo di maggioranza Paolo Battisti e di tutte le forze politiche che compongono l’opposizione

Il giuramento del sindaco Mauro Calderoni

Il giuramento del sindaco Mauro Calderoni

Ieri sera (venerdì) Mauro Calderoni ha giurato fedeltà alla Costituzione italiana ed ha aperto, di fatto, il suo secondo mandato da sindaco dell’ex capitale del Marchesato, dopo la riconferma ottenuta con le elezioni comunali del 26 maggio scorso.

Il primo Consiglio comunale del “Calderoni bis” si è svolto senza particolari tensioni, come di solito si conviene per l’assemblea d’insediamento. A presiedere la seduto, sino all’elezione del presidente del Consiglio comunale, Domenico Andreis (Lega), consigliere anziano per voti.

Dopo il giuramento di rito, Calderoni ha voluto ringraziare “gli elettori saluzzesi che ci hanno dato la fiducia che ci ha consentito di essere qui”, rassicurando quanti non abbiano “avuto fiducia in noi e nel nostro progetto politico amministrativo”: “dialogheremo con tutti, pur partendo ovviamente dal programma elettorale di mandato premiato dalla maggioranza dei nostri concittadini. Nessuno resterà senza ascolto, tutti avranno una risposta: non sempre affermativa forse, ma sempre chiara e netta”.

Il suo pensiero è andato “alla Giunta, ai consiglieri di maggioranza ed a tutti i nostri 96 candidati”, che ha ringraziato “per avermi sostenuto e sopportato. In bocca al lupo, perché dovrete farlo altri 5 anni ancora”.

Calderoni ha poi rivolto “un saluto affettuoso ad Alessandra Piano, che ha condotto una sfida coraggiosa e dura, con l’augurio che possiamo lavorare insieme per costruire opportunità e progetti davvero coraggiosi per i saluzzesi” e un “pensiero a Carlo Manfredi, che non è riuscito a raggiungere il Consiglio ma ho conosciuto ed apprezzato in campagna elettorale quale persona pacata e corretta”.

L’auspicio del sindaco è stato chiaro: “Il Consiglio comunale sia il luogo del confronto alto, delle pianificazioni strategiche, del dibattito politico-amministrativo di qualità. Per chiarimenti e confronti più di dettaglio ci sono le commissioni, la conferenza dei capigruppo e comunque io resto quotidianamente a disposizione”.

In sala anche due consultori del Municipio castellarese: “Agli amici di Castellar rinnovo il benvenuto già rivolto loro in occasione dell’insediamento del Consiglio municipale e li invito a seguire i lavori degli organi comunali, non solo per le questioni relative alla comunità castellarese.

Ora – ha chiosato Calderoni – tutti al lavoro, cercando di dare il meglio perché Saluzzo lo merita”.

Per la maggioranza ha parlato il capogruppo (ed ex presidente del Consiglio comunale) Paolo Battisti che, dopo il ringraziamento agli elettori, ha ringraziato lo stesso Calderoni per aver “saputo migliorare la proposta politica, sempre attenta ai bisogni della comunità, con un programma non da bacchetta magica, ma serio e concreto.

Continuerai con responsabilità, presenza attiva e determinata a rispondere, a tempo pieno, alle necessità dei saluzzesi.

Chiediamo ai cittadini di esserci vicini, mentre alla minoranza chiediamo collaborazione: cercheremo sempre il confronto”.

Poi è toccato ad Alessandra Piano, candidato sindaco del Centrodestra, che nel suo saluto all’assise ha ricordato che “In democrazia si perde e si vince anche solo per un voto. È oggettivo che ancora una volta la maggioranza della Città ha scelto il Centrosinistra, con tutto quello che ciò comporta.

Grazie ai 4mila cittadini che hanno creduto in me e nel cambiamento che avremmo potuto portare avanti per città. Combatteremo per tutti quei cittadini che non si sentono rappresentati dalla coalizione di Centrosinistra, e anche per chi è di Centrodestra e, non per meri interessi personali, ha deciso di votare diversamente”.

Dall’opposizione sono poi giunti i saluti all’assemblea da parte di tutte le forze politiche della coalizione.

Fulvio Bachiorrini (FI): “Auspico un confronto dialettico, aperto e costruttivo. In politica chi vince ha sempre ragione, i numeri parlano chiaro: la maggioranza deve governare la Città sulla base del suo programma.

Credo che ci siano scelte che devono essere condivise, coinvolgendo l’opposizione e le altre forze politiche di livello istituzionale più alto, per risolvere problemi annosi che la Citta si porta dietro da decenni, come l’isolamento infrastrutturale”.

Carlo Savio (SiAmo Saluzzo): “L’emozione che si prova entrando qui come consigliere comunale non la si perde mai. Essere qua, e parlare a nome dei cittadini, penso sia un’esperienza che molti dovrebbero fare. Spero che il Consiglio comunale torni ad essere il centro propulsivo della vita saluzzese. Anche se le competenze sono sempre di meno, possiamo far rivivere questa assemblea con opinioni, proposte, idee e progetti, per far sì che i cittadini abbiano un punto di riferimento, con l’auspicio di far riavvicinare i saluzzesi alla politica”.

Domenico Andreis (Lega): “Grazie a tutti i cittadini che hanno votato la Lega di Salvini premier alle Europee, alle Regionali e alle Comunali. Abbiamo raddoppiato i voti, triplicato i consiglieri, inserito un giovane dinamico della civiltà di Saluzzo, con un Consigliere regionale seduto in questa aula.

Risultati che sono frutto di anni di lavoro: un grazie da parte mia doveroso al vicepremier Salvini. Io ho iniziato 10 anni fa, quando essere della Lega no era come oggi. Ci ho messo la faccia e rivendico questo risultato.

Faremo un’opposizione seria e costruttiva, e non una polemica fine a se stessa o ideologica”.

Paolo Demarchi (Lega): “Faremo un’opposizione costruttiva, dura, senza sconti, che cercherà di collaborare per il bene della Città. Sono l’unico saluzzese eletto in Consiglio regionale: farò del mio meglio, senza ideologia, per portare avanti le istanze di Saluzzo, del Saluzzese dei cittadini e del territorio. La gente chiede servizi e strutture per far sì che il territorio torni ad essere quello che era”.

Nicolò Bertola

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