Chi ha inventato il gelato? Ne troviamo traccia già nell'Antico Testamento, quando si narra che Isacco suggerisce ad Abramo di ristorarsi dal sole mangiando un misto di latte di capra e neve.
L’uso di refrigerarsi con golosità ghiacciate fresche era diffuso ovunque: in Persia, Mesopotamia, Egitto, Grecia, Cina. Le “nivatae potiones” della Roma imperiale erano molto simili ai nostri dessert al gelato.
La neve giunta dai ghiacciai delle Alpi e degli Appennini era conservata in caverne naturali o in pozzi ricoperti di paglia e rami. Un lusso raffinato, che scomparve nel Medioevo per riapparire in Sicilia, nel IX secolo, con i sorbetti (sherbeth, bevanda fresca) degli Arabi.
La neve dell'Etna, mista a sale marino per mantenere bassa la temperatura del sorbetto durante la lavorazione, si mescolava a succhi di agrumi, pesche, latte di mandorla, gelsi, cioccolato.
Fu pescatore di Aci Trezza a realizzare la prima gelatiera e suo nipote Francesco Procopio dei Coltelli seppe sfruttare commercialmente l’invenzione e aprì a Parigi nel 1686 il Café Procope, riuscendo perfino ad ottenere da Luigi XIV l'esclusiva per la vendita dei suoi sorbetti e gelati. - sorbetto di fragola, gelato al succo di limone, al succo d'arancia e acque gelate, cioè le moderne granite.
Ancora oggi un dessert gelato è il migliore ristoro, apprezzato da tutti, grandi e piccini.
Soprattutto d’estate, soprattutto se è al cioccolato, che carica di forze positive, regala sferzate di energia, fa star bene, in pace con noi stessi e con il mondo.
Allora cioccolato a volontà: dai coni ricoperti di finissime scaglie e farciti di fresche creme alle granite al cioccolato e a tutta la varietà dei gelati estivi.
Se amiamo il “fai da te” sulle riviste o in internet troviamo mille ricette per preparare dessert estivi come mousse al cioccolato, semifreddi aromatizzati al caffè o al cocco, torte al cacao da infilare nella cesta del picnic o da portare in spiaggia.
Buona estate al cioccolato!