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Attualità | 18 giugno 2019, 18:43

Premi più ricchi e welfare aziendale nel nuovo contratto integrativo di Marchesi di Barolo

Dopo alcuni mesi di trattative, sindacati e azienda hanno rinnovato l’intesa scaduta a fine 2018. Previsti incontri annuali e un tavolo di confronto in caso di appalti e terziarizzazioni

I vigneti della storica cantina Marchesi di Barolo (foto dal sito web aziendale)

I vigneti della storica cantina Marchesi di Barolo (foto dal sito web aziendale)

Incrementi economici, welfare aziendale (completamente assente in precedente) e anche un capitolo specifico dedicato all’eventualità di appalti e terziarizzazioni, che dovranno essere oggetto di confronto con i lavoratori.

Sono i contenuti del Contratto Integrativo Aziendale 2019-2022 della cantina Marchesi di Barolo, rinnovato dopo alcuni mesi di trattative (il precedente accordo era scaduto a fine 2018) tra la proprietà e le segreterie provinciali della Fai Cisl, rappresentata da Antonio Bastardi e Alessandro Borello, e della Flai Cgil, rappresentata da Zeno Foderaro, e ora definitivamente approvato col voto unanime dell’assemblea dei lavoratori impegnati nella storica azienda vinicola di Barolo, coi suoi 35 addetti una delle realtà più importanti del territorio.

Ad annunciarlo le stesse sigle sindacali, che guardano con soddisfazione agli importanti risultati contenuti nell’intesa, che tra i primi punti prevede l’impegno di dirigenza e rappresentanti dei lavoratori, "nel contesto di relazioni sindacali riconosciute da ambo le parti come strategiche per migliorare la competitività aziendale e il benessere dei dipendenti", a incontrarsi "almeno una volta l’anno per esaminare i fabbisogni formativi, i criteri di inquadramento dei dipendenti, gli investimenti riguardanti la sicurezza, l’igiene e l’ambiente di lavoro".

Per quanto riguarda la parte economica, il nuovo contratto integrativo prevede un aumento medio di oltre il 36% del premio di risultato, che è differenziato per livelli e che prevede, ad esempio per un terzo livello, il passaggio dai precedenti 331 euro a 456 euro di riconoscimento annuale se verranno raggiunti gli obiettivi al 100%. Arriverà invece al 75%, tramite scaglioni progressivi, l’incremento pattuito nel valore dei buoni pasto erogati ai dipendenti.

Un capitolo specifico del nuovo accordo è stato poi dedicato agli appalti e alle eventuali terziarizzazioni. Ove se ne presentasse la necessità, l’azienda si è impegnata a un confronto preventivo con le organizzazioni sindacali, volto a esaminare possibili impatti negativi sull’occupazione, sui livelli retributivi, sullo spostamento della sede lavorativa.

Nell’accordo trova poi spazio il welfare aziendale, completamente assente in precedenza, soprattutto per quanto riguarda la conciliazione tra vita familiare e lavoro. Da oggi, i padri dipendenti di Marchesi di Barolo potranno godere infatti di un giorno di congedo in più rispetto a quelli previsti dalla legge in occasione della nascita del figlio, per un totale complessivo di sei giorni. Verrà riconosciuta un'ulteriore giornata retribuita, oltre alle quattro previste dal contratto nazionale di lavoro, in caso di decesso o grave infermità del coniuge o di un parente fino al secondo grado.
Inoltre, tutti i lavoratori e le lavoratrici dell’azienda si vedranno riconosciuta una giornata retribuita all’anno per ogni figlio fino ai 14 anni in occasione di visite pediatriche.

"La Fai Cisl e la Flai Cgil – commentano le due sigle sindacali presenti in azienda e coinvolte nell’intesa – esprimono la propria soddisfazione per l’importante risultato raggiunto, ma auspicano che sia solo il primo tassello di un nuovo sistema di relazioni sindacali davvero adeguato ai tempi e rispondente alle esigenze di competitività delle aziende da una parte e di nuove tutele da parte dei lavoratori dall’altra".

Ezio Massucco

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